giovedì 29 marzo 2012

nel mentre

la mattina il parco davanti all'edificio dove ho lezione è popolato da anonime sagome che leggono ad alta voce testi in inglese cercando di mandarli a memoria. l'imperatore ripeteva col maestro 120 volte, quindi questo è oggi il modo di studio più efficace. mina mi ha cercato per andare a pranzo, avevo da chiudere le cose di viaggio col compagno giappo, le ho detto non riesco, poi invece ho portato il compagno giappo (che ha un nome in cinese che tradotto più o meno suona come "primo sepolcro") a pranzo nella mensa musulmana con le iraniane. mina ha il vezzo di farsi cadere il velo e quando sbaglio una parola mi guarda con estrema riprovazione. la sua amica è una donna con la faccia eterna, sembra avere duemila anni, forse ne ha venti, parla quasi solo con mina nella loro lingua. ho notato con un brivido che mina oggi ha scelto i piatti che io avevo scelto ieri, tali quali. credo pensi un gran bene di me. sepolcro invece mangia sempre la frittata coi pomodori e sembra sempre che non gli piaccia per niente, ma forse è l'espressione che gli provoca la sazietà. io i giapponesi non li capisco, non c'è niente da fare. mi sembrano sempre terrorizzati. ho un compagno coreano che non mi sopporta perché pare che con le quattro parole che so, io abbia una bella parlantina, mentre lui legge anche il giornale e non riesce a fare una frase. ho provato a spiegargli dei meccanismi di compensazione, del fatto che parlo perché non so leggere (se sapesse che leggere il giornale è il mio grande sogno!) ma lui proprio questa cosa che so dieci parole in croce e parlo delle ore non la sopporta. ho una compagna giappa che si chiama bellezza campagnola (i giappi han tutti nomi di battesimo, nel senso, significano tali e quali in giapponese, non come noi extraasiatici che li inventiamo di sana pianta) ha un fidanzato italiano, parla un italiano discreto con una grammatica curatissima, grazie a lunghe lezioni skype con un'amica della semisuocera, parla inoltre un inglese invidiabile, il cinese lo legge bene e evidentemente parlarlo non le interessa molto, ed è stata nove volte a parigi. perché le piaceva. (continuerò a raccontarvi dei miei compagni di classe, poco alla volta). del resto, ho chiacchierato con un poverissimo cinese giovane in stato confusionale con mani che hanno lavorato duro che secondo me non aveva un posto per dormire e parlava con un accento troppo deviato per poterlo capire, e a un certo punto ho pensato che non era prudente tirarmelo dietro e l'ho seminato, forse andrò all'inferno, se fossi uno che decide chi va all'inferno ci manderei chi semina i poveri abbandonati. poi la signora del guilin quando sono rientrata si è alzata da letto per scortarmi e chiacchierare, visto che si annoia come una biscia, io volevo fare un po' di valigia è stato difficilissimo farla come poteva piacere anche a lei, poi ho parlato un po' con yangping, che è una dritta, mi sa che ha avuto una vita duretta, anche lei figlia di una vedova, come il fidanzato, e non sarà una combinazione (ma ho visto un sabato lu le ha portato un fiore in vaso e glielo dava inginocchiato, mi sa che alla fine lei comanda, anche se lui prende più soldi, lui prende quasi 9000 rmb al mese, più di 1000 euro, che per vivere qui non è poco)
dicevo con yangping, sono un po' stupita per via del portinaio e degli altri che vivono nei negozi sulla strada, davvero dire una condizione umilissima è una perifrasi, è miseria nera, ma poi non davvero, perché sono socialmente connessi e rispettati. qui a me sembra ci sono quelli non ancora inclusi ma non ci sono affatto i socialmente esclusi. quando qualcuno di campagna sulla metropolitana si accuccia, anche se è orario di punta e si sta stretti, nessuno lo guarda con riprovazione o gli dice qualcosa. i medicanti (pochissimi) mendicano solo con locali e con locali quasi pari grado. ricordo uno che chiedeva a un venditore di patate dolci (che non deve proprio navigare nell'oro, a fine mese) e il venditore gli ha proposto due patate, e il mendicante le ha schifate e si è anche arrabbiato, e il venditore di patate gli ha dato qualche soldo, non so quanti. non ho fotografato i poveri per rispetto, c'è gente che vive visibile in condizioni per me estreme, evidentemente socialmente accettate. è un posto molto strano. anche i giovani che si dirigono nel seminterrato io so che là è una geenna, ma non so a che titolo andarci e per provare quale sentimento. nel seminterrato l'affitto costa poco, qualche centinaia di rmb, al posto di qualche migliaia. sono condizioni miserabili. senza alcuna privacy. e li vedi vestiti benino uscire di lì, o scendere con le ragazze. per me è un grande mistero. 

martedì 27 marzo 2012

film nordcoreano et coetera mirabilia

ricevo la newsletter e trovo un'occasione davvero ghiotta al bookworm stasera, film nordcoreano in collaborazione con koryo tour, un'agenzia di viaggi specializzata sulla corea del nord http://www.koryogroup.com/index.php
Join us for a special film screening from Koryo Tours. Hana, dul, sed ... gives us a subtle glimpse of the workings of Pyongyang society and the way ideology functions in its citizens’ work and personal lives. It is a film about four young women, their friendship, dreams, hopes, and the passion for football they share. Being a member of the women’s national team is not only a way to make a living but gives the players prestige, popularity, and certain privileges, like larger food rations. To Ri Jong Hi, Ra Mi Ae, Jin Pyol Hi, and Ri Hyang Ok, however, football is not about fame or fortune but hope. “What is beautiful about soccer,” says one, “is that when you run onto the pitch, it’s like your heart opens up wide, like you could take on the world.” 19:30 27 Mar 2012 @ The Bookworm
mi avventuro in un viaggio soprannaturale in metropolitana, provo la sensazione estrema della massa, penso di perdere i sensi da un momento all'altro, striscio la carta della mensa al posto di quella della metro e ho qualche problema all'uscita (già fatto il simile, strisciata la carta della banca al posto di quella della mensa in mensa!), in tutto ciò ho preso la metro a un'altra stazione, oggi ci sono più di 20 gradi, c'è un pezzo di napoli, di paesi arabi, non so come dirlo, un pezzo di rione, di contrada, come è molto diversa questa città. nella corsa, vedo appena prima della stazione della metro, all'angolo un ristorantino di quelli hyper low profile che dice yidali mian, spaghetti italiani, dovrò assolutamente provare! ho comprato un settimanale (c'è un articolo su monti che voglio proprio leggere) e un giornale economico pieno di inserti, vorrei tantissimo arrivare a leggere il giornale, se lavorerò in cina continuerò a studiare appassionatamente e ce la farò. iniziato anche il fumetto rivoluzionario intitolato 'la ragazza del partito', e studio sistematico delle parole sconosciute o poco capite tra le 1200 parole richieste per l'HSK 4 livello. trovato un dizionario online supersonico http://www.ichacha.net/ppl.aspx

lunedì 26 marzo 2012

domenica 25 marzo 2012

le stelle

domani vado a mangiare con la mia amica iraniana. nella mensa uigura, musulmana. non sapevo neanche che ci fosse. oggi ci siamo incontrate brevemente. mi ha detto che ci ha deciso che in canada a sposare il pretendente cinquantenne non ci va. sua mamma le ha detto di scegliere liberamente. mi ha raccontato anche del suo fidanzato indiano induista, che aveva, e si piacevano, e si volevano sposare, e lui era venuto anche in cina a incontrarla. ma i genitori di lui non hanno acconsentito perché lei è musulmana e anche perché le stelle non erano propizie. lui le ha chiesto di aspettare a trovarne un altro. in ogni caso lei ha deciso che non vuole più sposarlo. ho provato a dirle due cose su come la penso io su amore matrimonio destino, ma mi sembravano quasi sgarbate, e ho taciuto. mi sembra che la marjanne satrapis a lei non piaccia molto, mi ha invece straconsigliato quel film che han dato a puianello e ho visto poco prima di partire, una separazione.
purtroppo oggi devo fare un po' di compiti (mi sono autoreclusa in aula studio, fuori c'è un tempo spettacolo) o durante la settimana non riesco a seguire le lezioni. costa fatica, perché mica tutto mi interessa allo stesso modo, alcuni testi sono pallosissimi. cinese commerciale è il più interessante. ma c'è anche lettura, ascolto e conversazione, con una scelta di testi da mentecatti.
ho aperto un profilo e sto cercando di capire come funziona e usare al meglio le potenzialità sociali offerte dal couchsurfing a pechino. mi sembra gente sveglia.

sabato 24 marzo 2012

sabato a qianmen











stamattina sveglia presto, un po' per la luce, un po' per il ruggito dei tubi (la terra trema se qualcuno apre l'acqua). fatto bucato (di due settimane, ho il privilegio di un intero balcone attrazzato per stendere) e pulito il pavimento della stanza con ammoniaca. nella mia stanza non si entra con le scarpe, già dal primo giorno. fatto colazione a varie riprese, classica biscotti e caffè, integrata con altro caffè e zuppetta dolce di cereali e altre delizie e tofu secco (non piccante). così sono pronta per uscire, destinazione qianmen. a qianmen ci sono già passata, è la fermata che dà su piazza tiananmen, ma ha intorno diverse cose che vorrei vedere, il museo della pianificazione urbanistica di pechino e il museo della polizia di pechino. ieri tirava un vento spaventoso, ma oggi il tempo è bello, c'è il sole, fa caldo. giro un po' per queste strade turistiche. per quanto turistiche, sono quasi tutti turisti cinesi. incontro due donne cantonesi che mi invitano a prendere un tè e fare conversazione, le ringrazio e declino, ho voglia di stare a zonzo. mangio una patata dolce, poi entro in una bellissima libreria e compro diverse mappe, cartine, guide degli autobus e fumetti sugli eroi della rivoluzione. vado al museo della pianificazione urbanistica di pechino, molto didascalico, pochi contenuti messi in risalto, perlopiù interattivo e quasi tutto in cinese, ma con un modellino di pechino in scala davvero appassionante. poi ho trovato e visto il museo della polizia di pechino che è un po' estremo, invece, come gusto. c'è un piano dedicato alle indagini e alle punizioni, un piano dedicato all'equipaggiamento, un piano dedicato alla storia, e un altro non saprei. non si può fotografare. didascalie prevalentemente in cinese. poi ho preso di nuovo la metropolitana (che non è come dirlo, bisogna raggiungerla) e sono andata al moderniste, un locale in zona hutong turistici dove sul sito del couch surfing si diceva che oggi alle quattro e mezza ci si trovava per scambi linguistici. in verità c'era il festival del cinema taiwanese, con un film che non mi piaceva molto, di edward yang e una comunità taiwanese inquietante (si vestono da artisti-per-carnevale). nel mentre, da un carretto lungo la strada, ho comprato uno stecco di bambù, emulando un signore anziano che si stava stimando coi suoi vicini godendo dell'acquisto. ho capito perché i panda non mangiano altro! è buonissimo. un po' stomacoso, perché un gambo è davvero tanto, io l'ho mangiato in due volte e con l'obiettivo di finirlo, insomma si morde un pezzo, si mastica suggendo il succo e si sputa il legno. è dolce e sa di latte di cocco, come tipo di dolciastro. quindi sono tornata a casa e ho fatto la spesa per la settimana, tofu secco, birra, yogurt, mele e vino rosso (i pasti istituzionali li mangio in mensa, compro le suppellettili). sul vino rosso apro una parentesi. la settimana scorsa, grosso modo, o forse due settimane fa, avevo comprato un vino rosso, per 13 yuan suppergiù, inaspettatamente buono. ieri faceva molto freddo, per cui non me la sentivo di bere della birra e ho voluto comprare un vino, in un altro supermercato, che aveva dei vini molto più bizzarri, a vedersi, e per 15 yuan ho portato a casa un vino terrificante, dolce marsalato assolutamente imbevibile. allora stasera che sono tornata nel supermercato che ha il vino bevibile ne ho presa una bottiglia da tenere lì, vedi mai. il mio compagno di classe giapponese quando ha saputo che in viaggio si dorme in doppia si è terrorizzato e non è servito a niente provare a rassicurarlo. adesso non mi parla.

datemi vostre notizie


vorrei notizie vostre. scrivetemi (giovannasoliani@gmail.com), anche brevemente, raccontatemi delle cose, mandatemi delle fotografie.
nelle foto:
compagna giappa presenta la sua ricerca sull'inquinamento.
lavori in corso al parco
carico di foglie secche
la mia classe (non al completo) al ristorante coreano
due studenti fanno i compiti (uno è senza calze in ciabattine, qui le temperature stentano a spostarsi dai pochi gradi sopra allo zero e i termosifoni della città sono stati spenti)

giovedì 22 marzo 2012

le opere e i giorni

visto che da un po' non scrivevo, ho scritto. e leggendo capirete perché non scrivevo e mi perdonerete se, quando il gradiente di cose interessanti scende sotto a un certo livello, non scrivo. premesso questo, io sto bene e, benché risulti forse piuttosto noioso il racconto, non mi annoio e sto sempre cercando di risolvere qualche problema. fotografo meno perché passo quasi tutta la giornata a scuola, tra le lezioni e le aule studio, e mi pare brutto fotografare gli altri studenti, anche se certe scene meriterebbero, ne vedo continuamente - del resto, qui è pieno di gente. quando il clima diventerà più mite, e una volta finalmente fissato l'orario delle lezioni (ma è un lavoro lungo, non siamo ancora pronti) conto che passerò meno tempo in aula studio e nel campus in generale (oggettivamente, ci sto a fare un sacco di altre cose, a parte lo studio. le sedie sono comode, c'è il wifi, l'acqua calda al piano di sopra, l'edicola all'angolo per il giornale).
ho ritrovato e tentato un po' di conversazione con la signora che l'altro giorno mi ha regalato la metà del suo panino. è stata lei a invitarci al suo tavolo. purtroppo parla un dialetto molto difficile da capire. insisteva che mangiassi la zuppa, che è gratis (c'è sempre una cisterna di zuppa di mais nella mensa del primo piano, per chi la vuole) e mi ha raccontato un sacco di altre cose per me quasi del tutto incomprensibili. ho un discreto feeling anche con la bidella che pulisce indefessamente l'aula studio, l'atrio, i bagni. pulisce tutto, anche le piastrelle delle pareti. è un'altra donna minuscolissima. ma sa leggere, quando non pulisce si siede sulla scatola dell'estintore e legge le riviste (specializzate, vari argomenti dalla storia all'arte all'economia, e tutte vecchie di chissà quando) in vetrina.
i miei coinquilini luo e yangping sono andati tre giorni a un meeting aziendale e hanno lasciato da sola la signora del guilin, che era abbastanza giù di morale, si annoiava come una biscia, e voleva tornare in guilin (e voleva anche che tornassi presto da scuola per tenerle compagnia, cosa che purtroppo non sono mai riuscita a fare, perché ho avuto mille questioni, da risolvere di pomeriggio).
mi sono iscritta al corso di marketing in cina e pentita amaramente dopo la prima lezione, aula piena di studenti in scambio che fanno una gran confusione e professore molto preoccupato di piacere all'audience. ho chiesto indietro i soldi in segreteria. abbiamo patteggiato che la prossima settimana do un'altra chance a un altro professore (il vicepreside della facoltà, che tiene diceva cose interessanti in un pessimo inglese in merito al sistema economico cinese) e se ha senso frequento, altrimenti torno in segreteria a chiedere indietro i soldi.
a fine mese ho cinque giorni di vacanza. mi sono iscritta a un viaggio in comitiva, nel shanxi. quello in pullman che volevo fare alle grotte di yungang, tempio sospeso e pagoda di legno non c'è. allora ho scelto un viaggio in treno, wutai shan e pingyao, dal 30 marzo al 3 aprile. ho ricevuto il programma dettagliato, cinque pagine fitte di nomi propri e frasi suggestive, a metà della prima ci ho mollato. cieca fiducia nel capogita (che ci aspetta in stazione con l'ombrello). dieci ore di treno per cominciare, poi ce ne attacchiamo subito altre tre e mezza per non doverci pensare. spero ci siano cinesi simpatici, alla gita, con cui fare tanta conversazione. viene anche un mio compagno di classe giapponese, un personaggio piuttosto buffo e indecifrabile, speriamo di andare d'accordo.
pare che nel fine settimana l'aria si scaldi. per ora fa freddo e i termosifoni sono spenti. e la metà degli studenti ha il raffreddore.

lunedì 19 marzo 2012

mezzo mantou

oggi una signora anziana magrolina vestita da operaia, da lavoro, che mangiava a morsi piccoli mantou e verdure in mensa, le ho chiesto dove l'aveva preso il mantou, che quelli a banco erano tutti dolci, lei mi ha detto, poi guidato, poi insomma quelli non dolci eran finiti, allora mi ha detto ti do un pezzo del mio, le ho detto ma va non c'è bisogno, insomma quando mi sono seduta mi ha portato la metà. mi ha detto io tanto non riesco a mangiarlo tutto. una signora così umilissima e piccolissima, a vedersi. signora piccolissima - giovanna 1-0. il popolo è sempre un passo avanti.
lezione per HSK al pomeriggio, illuminante. smascherate grandi questioni grammaticali fin qui sommerse. analisi logica a nastro.

domenica 18 marzo 2012

biblioteca

sono dovuta scappare dall'aula studio degli studenti stranieri perché pareva un lazzaretto di mali di stagione. sono venuta in biblioteca generale. gli studenti cinesi sono di più ma sono più attenti alle epidemie. infatti rispetto allo spazio gli sternuti e i tossicchiamenti sono decisamente più radi. la biblioteca è grande e luminosa, i tavoli sono larghi e nuovi e le sedie comode. è piena di studenti anche di domenica. fuori fa freddo, così che non viene molta voglia di stare a zonzo. ci sono tantissimi giornali e riviste, a scaffale.

risveglio in bianco

non capisco se è una brina importante, ma è tutto troppo imbiancato. 
potrebbe essere nevicato. altro che primavera.

sabato 17 marzo 2012

qualche altra foto


nelle foto:
mezzo di trasporto popolare per merci
grattacieli di sanlintun
dal giornale: impiegata nell'azienda dei trasporti pubblici dell'henan riceve l'intero stipendio in banconote da 1 yuan. visto che i passeggeri pagano i biglietti con gli spicci e la banca locale non vuole cambiare con pezzi di taglio più grande, dal 2000 gli stipendi dei lavoratori dell'azienda sono pagati così.
libreria bookworm oggi pomeriggio.

altri cibi di mensa


spigolature

ieri è venuto il tecnico della tv. la mia tv non funziona ma ha tagliato un cavo e quella dei vicini non si vedeva più. poi lo ha aggiustato, in una maniera molto punk. comunque l'ho pagato, non è mica colpa sua. 30 yuan.
la cosa più difficile di parlare con la gente se sono loro ad attaccare discorso, lasciando perdere la difficoltà per l'accento, che è superabile, è capire di cosa stanno parlando. per esempio ho imparato che in ascensore spesso mi chiedono nello specifico non solo a che piano ma a che interno abito. 
qui salutano come avevo imparato sui libri dell'università (e arrivando a taipei avevo a torto creduto essere forme arcaiche superate). quando ti incontrano, salutano con 'hai mangiato?' e 'dove vai?' e 'hai da fare?' e quando ti lasciano salutano 'va piano'. non sono vere domande e vere raccomandazioni, sono forme di saluto.
la apple si chiama pingguo, mela.
un mantou (panino di riso) grande come un ananas costa 5 mao, 5 centesimi. l'offerta del giorno in mensa (una pietanza fatta e finita) costa 2 yuan. il biglietto della metropolitana costa 2 yuan. le mele sono 10 yuan per 3 jin (un jin è mezzo chilo).

lo studio

parlando personalmente di me, ho avuto una settimana pesante. ho molti compiti e soprattutto molti materiali da governare: sette libri, quattro cd, più i materiali che gli insegnanti ci mandano per posta o ci mettono sulla chiavetta. è molto faticoso tenere dietro a tutto. ho deciso di lasciare perdere i corsi di economia del pomeriggio, è un vero peccato e mi dispiace, ma rischio di non riuscire a starci dietro. mi sono invece iscritta alle lezioni gratuite per l'HKS, l'esame internazionale di livello per il cinese. studio per il C1. tanti anni senza scrivere si sentono, ho dimenticato molti caratteri. se li vedo li riconosco, se parlo sono parole che uso, ma non so scriverli su un foglio bianco. le lezioni sono gratis e le faccio, ma non so se vale lo sforzo di dare l'esame. coi sistemi di scrittura elettronici scrivere sul foglio bianco non serve. sto ripassando su libri ben fatti la lingua parlata. quel che mi preme è ampliare il lessico e ricordare le cose che già sapevo, sono obiettivi un po' diversi da quelli di scuola, che fanno molti dettati e letture corali. male non fa, ma devo trovare il modo di dare la priorità alle cose utili per me. anche l'HSK come tutti gli esami di quel genere richiede una preparazione specifica a quell'esame in particolare, e forse è una perdita di tempo. last but not least: i miei compagni malgrado non mi fossi candidata, mi hanno scelta capoclasse. (è una bella responsabilità!)

The Inside Track – Predicting the Chinese Economy - China Shakes the World

stamattina in questa libreria alla moda bella conferenza sull'attuale situazione dell'economia cinese.     http://bookwormfestival.com/bookworm-events/
The Inside Track – Predicting the Chinese Economy - China Shakes the World, James Kynge (China Shakes the World, China Confidential) and David Murphy (China Reality Research at CLSA). questi signori scrivono per il financial time e dicono cose interessanti che provo a ripetervi grosso modo.

le teorie molto in voga ora in america che vogliono l'economia cinese prossima al collasso - perché c'è la bolla immobiliare, le banche sono in deficit per prestiti a perdere alle imprese di stato, la crescita non è sostenibile e i consumi sono anemici - sono false o fondate su una lettura parziale o errata dei dati. nel 2005 da un giorno all'altro il GDP cinese è salito del 17% perché a londra chi tiene questi conti si è accorto di aver sottostimato il volume e l'incidenza dei servizi. i servizi sono sistematicamente sotto stimati, lo sono anche ora.

consumi
i consumatori cinesi hanno entrate e consumi del 20-30% superiore a quello che emerge dai dati ufficiali. esiste un importante sistema finanziario sommerso, con investimenti redditizi e prestiti a cui molti privati ricorrono. le entrate extrasalariali arrivano ad essere del 40% in più rispetto allo stipendio regolare e, a causa della profonda trasformazione in agricoltura, ci sono 250-300 milioni di nuovi consumatori in aree rurali, o provenienti da aree rurali. non sono ricchi quanto la classe media, e hanno abitudini di consumo diverse, più basiche, ma in ogni caso ci sono.

banche
le banche cinesi non sono banche come siamo abituati a pensarle noi. il sistema bancario cinese è totalmente controllato dal partito comunista cinese che ha dimostrato una capacità di controllo e indirizzo in economia straordinarie. i pacchetti di stimolo hanno ottenuto sempre risultati eccellenti. sono azioni programmate e somministrate in modo programmato e estensivo. un'importante azione è in corso per fare emergere e includere nel sistema finanziario ufficiale questo sistema finanziario non ufficiale.

l'economia cinese è più larga e più equilibrata di quel che sembra dai dati ufficiali.

bolla immobiliare.
inoltre, c'è tutta una serie di restrizioni che impedisce la speculazione. quasi tutti quelli che hanno comprato e stanno comprando casa, comprano la prima casa. il prezzo delle case sta calando del 4-5% su base annua.
il dato che gira di 64 milioni di appartamenti vuoti in cina è insensato. il dato reale è intorno ai 16 milioni. cosa sono 16 milioni in questo paese? quest'anno, l'anno del drago, si sposano 13 milioni di coppie. in cina per sposarsi bisogna avere comprato casa, o la suocera non permette il matrimonio. (mother in law regulate estate market). molti appartamenti sono acquistati prima che la costruzione sia finita. la mano pesante del governo è efficace.

agricoltura
è vero che ci sono ufficiali locali che hanno espropriato indebitamente terreni per costruirci, i fatti di wukan hanno fatto molto clamore. si parla molto meno di un altro fatto che accade nelle campagne ed è di estrema importanza. molti contadini vendono terra a grandi aziende agricole, in cambio di denaro, casa, animali da cortile e lavorano in queste aziende, che sono sostenute anche da finanziamenti (non so se pubblici o privati) e comprano macchinari e si sta sviluppando una vera e propria economia di scala, con tecnologie e mezzi che non sarebbero alla portata del singolo agricoltore. per questo, la migrazione dalla campagna alle fabbriche di città è calata, le fabbriche sono a corto di operai e la paga è sensibilmente aumentata. i lavoratori migranti che si spostano nelle città lo fanno per altri motivi (paghe più alte, servizi migliori) ma non più per andare nei parchi industriali.

bo xilai
si è parlato anche, nelle domande dal pubblico, di bo xilai e del 'modello di chongqing'. è un argomento molto popolare, si tratta di un leader politico conservatore, che incitava a un ritorno alla purezza ideologica maoista, e che è stato messo fuori. essendo un argomento delicato, è difficile documentarsi da qui, ma da lì se vi interessa, credo possiate trovare molte informazioni in rete.

mercoledì 14 marzo 2012

economia cinese

questa settimana posso ascoltare gratuitamente e eventualmente scegliere uno o più corsi di economia cinese in inglese. un corso costa - a un libero pensatore - 3000 rmb, mentre è gratis per gli studenti in scambio. ho sentito finora tre lezioni, incontrando un po' di studenti internazionali in scambio, che non sono qui per studiare cinese ma per studiare economia, da università gemellate di vari paesi, prevalentemente messico e centramerica. entrambe le cose mi hanno un po' stordito. dei tre docenti che ho sentito fino a qui, solo uno (quello di marketing) parlava davvero inglese e si riusciva agevolmente a seguire. gli altri due (consumer behaviour e chinese economic and business system) parlavano una lingua aspirata solo lontanamente riconducibile all'inglese, con un enfasi imperiosa, e avevano preparato delle serie di slides molto fantasiose che raccoglievano informazioni assortite, con titoli evocativi. dopo venti minuti ero già in uno stato confusionale, dopo due ore e mezza (questa è la durata di una lezione) facevo fatica ad aprire la cerniera della borsa. quindi a meno che il corso che sento domani (intercultural business communication in china - che è il favorito, sulla carta) non vinca su tutti i fronti, l'unico corso plausibile è quello di marketing in cina. che rischia solo di essere molto affollato.
mc donal in cina è una joint venture tra mc donald taiwan e un'azienda cinese che è di una holding di proprietà dello stato. a pechino (20 milioni di abitanti, di cui solo 13 milioni ufficialmente residenti dotati di hukou, patentino pechinese) si possono vendere massimo 24mila auto al mese. le ragazze di pechino sono disincantate rispetto all'amore e dicono meglio piangere in una mercedes benz che ridere seduti dietro a una bicicletta. non puoi comprare la terza casa. senza hukou non puoi comprare né casa né auto. una casa a pechino costa 40mila rmb al metro quadro, una casa di 100 mq costa 4 milioni di rmb. reddito annuo procapite 4mila usd (ma a pechino o shanghai arriva a 10mila usd).
ieri sono andata a teatro, xixiangji era tutto in cinese alla cinese, con scena fissa, e loro se la ridevano come matti, quello di fianco a me ogni tanto segnava su un quaderno un verso che gli piaceva in particolare, io non capivo quasi niente e a un certo punto avevo la pipì speravo arrivasse la pausa, invece andavano avanti gli atti uno dopo l'altro e la pausa non arrivata alle dieci ho tagliato la corda, poi chiude la metropolitana, non ho idea di quanto ci impieghi un taxi da tiananmen a casa mia, sono arrivata a quando la servetta spiega alla madre che la signorina effettivamente passa le notti col letterato cui era stata promessa in origine e poi negata per calcolo economico. ma so che la madre alla fine avrebbe capito, quindi sono uscita a cuor leggero. i portinai del teatro sono rimasti un po' male. tra le dieci e le dieci e mezza passa l'ultima corsa.

martedì 13 marzo 2012

altro martedì



il giornale è un terno al lotto. come si dirà terno al lotto in cinese? perché non c'è un dizionario elettronico discreto italiano cinese? torniamo a noi. in varie edicole, il giornale a volte arriva a volte no. certi giorni dicono che proprio non c'è, ma non so se è vero. e tra l'altro il quartier generale del china daily è proprio di fronte all'università.
il kazhaki hanno l'aspetto di giapponesi e parlano russo. e sputano molto lontano. bizzarri.
oggi porzione da campione di spaghetti di frumento saltati con carne e verdure (in foto - ma hanno nomi di fantasia, non so mai cosa sto ordinando, so solo grosso modo se è pasta, riso, zuppa, carne). anche sulle maniche. stasera teatro.
un confortevole odore di piedi, entrando in sala studio. anche entrando in casa, ieri sera: un odore fortissimo di fritto nel corridoio che non accennava ad affievolire andando verso il nostro interno (606), poi apro la porta e: viva! nuvola rassicurante di odore di calze calde. i luoghi chiusi si dividono nelle due grandi categorie di odore di piedi e odore di cibo. il primo dopo qualche minuto il naso si assuefà e soprattutto non impregna i vestiti.
foto del parco al ritorno. oggi 12 gradi, caldino, caldino!

lunedì 12 marzo 2012

mensa

provata la mensa. promossa. quella del secondo piano ha una ventina di vetrine, ciascuna con una quindicina di piatti diversi cucinati sul momento che spaziano dalle focacce uigure alla marmitta mongola attraverso una quantità di cucine regionali, con un prezzo medio di 8-9 yuan a piatto. non capisco perché gli studenti stranieri la snobbino per andare a mangiare malissimo nei locali sulla strada. in allegato la mia cena - ennesima versione del malatang.

domenica 11 marzo 2012

sempre di domenica




oggi abbiamo fatto girare l'economia. sono andata alla città dei computer, fermata della metro zhongguancun, un incubo di elettronica al dettaglio. ho comprato il traduttore digitale besta V6 (860 yuan) e un lettore DVD (400 yuan, che mi serve anche per sentire le lezioni di scuola in cd). il traduttore è un giocattolino divertente e molto meno utile di quel che speravo. il dizionario di italiano è molto scomodo da usare e piuttosto povero. in compenso c'è ogni ben di dio per imparare l'inglese dal cinese, c'è l'enciclopedia britannica in cinese, ci sono robe stupende. anche i primi diciotto capitoli del sogno della camera rossa  il lettore dvd è di una marca cinese, jinzheng, e ha molti bambù disegnati. mi sono meravigliata che funzionasse perché è paffuto ma molto leggero, sembra vuoto. visto che non mi ha dato il cavo dell'alimentazione e me ne sono accorta che ero già a casa, sono dovuta tornare, è stato un discreto delirio. per premiarmi della fatica e della fatica aggiunta, al ritorno sono andata al supermercato rionale e ho comprato le carote (qui sono giganti) e una bottiglia di vino rosso locale (12 yuan). il commesso mi ha regalato un cavatappi che pareva un baracchino invece funziona benissimo. nell'anticamera del supermercato, nel negozio di fiori e tè, ho comprato anche due cineromanzi a puntate, entrambi storici, sulla guerra di liberazione.
a pranzo mi ero fermata comunque premiata di un premio intermedio festivo andando a mangiare sempre vicino al supermercato, all'angolo, dove avevo già mangiato quei super spaghetti di riso aglio e olio in brodo, e ho preso un piatto ancora più buono, di funghi, verzino e spaghetti grossi di soia, sempre in brodo. lì non c'è neanche uno straniero, neanche uno studente, si mangia una meraviglia. fuori è un giorno molto bello, ho sentito due ragazzi italiani di giù che parlavano mentre scendevo dalla metro, mi sa che adesso mi sparo un teleromanzo rivoluzionario e tanti saluti (ma c'è ancora molto sole, ci sono un sacco di ore di luce in questa città in questa stagione). a sapere come usarle... 

aereoporto a colazione

forse dura il vostro sabato sera. il mio si è risolto nel giro a teatro a prendere il biglietto per martedì. con deviazione al ritorno dalla venditrice di baozi all'angolo, due baozi buonissimi, uno con le verdure verdi e uno con le melanzane. (1 yuan ciascuno). il giornale costa 1,5 yuan. poi sono andata avanti a studiare. di mattina mi sveglia la signora del guilin che attacca la cappa e tremano i vetri. le ho detto senti che casino fa la cappa, mi sveglia! lei ha detto eh già ma se non la attacco ci avveleniamo. aspira, a suo dire, dei veleni che altrimenti rimangono nel cibo. non sono un'esperta di cappe e non intendo cimentarmi in un corso di scienze col la signora analfabeta del guilin. quindi, amen. quando accende la cappa sembra di essere in aereoporto. è che loro cucinano anche per colazione, carne spaghetti verdure.
aggiungo anche una nota sulla classe. alì, il mio compagno pachistano: gli ho detto bellissimo il pachistan, ho visto la valle dell'hunza, peshawar, karachi. la gente molto accogliente. lui ha detto, proprio così come dici, peccato che a leggere il giornale la gente si faccia tutt'un'altra idea. gli ho detto che già, all'america fa comodo che la gente pensi male. sì sì, era d'accordo - e piuttosto sollevato. lui parla spesso con gli operai che lavorano intorno alla scuola. direi che è quello un po' più sveglio della classe, e non è una gran gara. i giappi e le giappe, le thai, i coreani e le coreane sono lenti e trasognati, delle volte mi innervosisco. la tedesca alla pari nella famiglia cinese è in piena sperimentazione identitaria, arriva con strane acconciature orientali, è tormentata, si domanda (e mi ha confidato questo dubbio) come mai dopo un trimestre (il suo primo trimestre di cinese) non è più brava di tutti noi che siamo appena arrivati. l'olandese è snob e mica tanto simpatico (meglio comunque dei tre francesi dell'altra classe, decisamente insopportabili). ha occhiali più grandi dei miei, legge coi toni perfetti (maledetti laboratori linguistici olandesi!) si è messo in banco con la tedesca e rifiuta di darsi un nome cinese, come è consuetudine per gli stranieri che studiano in cina. il motivo di scegliersi un nome cinese è pratico: deve potere essere scritto coi caratteri, e la gente lo ricorda e lo usa per chiamarti. qui tutte le parole occidentali - compresi i nomi propri - sono traslitterate (qualche volta veramente tradotte) e scritte in caratteri.

sabato 10 marzo 2012

leggono continuamente

leggono continuamente, sugli iphone. sulla metro, per strada. io non so cosa, ma se leggono cose intelligenti e ci ragionano su, ci fanno un culo così, non scherzo. una sulla metro vestita di roba plasticosa di pessima qualità ugualmente sembrava una principessa. una magretta alta alta faceva un gioco di proteggere dal vento una fiamma, mica banale. allo stretching ci tengono tantissimo. al parco a tutte le ore, persone di tutte le età fanno stretching contro gli alberi. di mattina giocano a volano e anche a calcio, sempre con la pallina piumata del volano. gridano e ridono forte. il fine settimana cantano a squarciagola. e sempre, come saluto, ti dicono man zou 慢走, va piano. sono curiosi, concreti, scherzosi. e non si sbilanciano mai. e sul giornale sono scritte un sacco di cose importanti per il paese, per la vita della gente - così diverso dal nostro giornale.

chi arriva prima aspetta!

ascolto i ratti della sabina, a passo lento, chi arriva prima aspetta. bellissimo, attinente. suona tutto!

biglietti esauriti

i biglietti economici per lo spettacolo di stasera (ballo canto e acrobazie) erano esauriti. allora ho comprato un biglietto per martedì, e 西厢记 sia! http://en.wikipedia.org/wiki/Romance_of_the_West_Chamber (godo) e chissà se sarò così fortunata da incappare in un sogno della camera rossa (mon amour!) http://en.wikipedia.org/wiki/Dream_of_the_Red_Chamber entro luglio. credo dovrei tentare di procurarmi biglietti per qualche spettacolo negli altri vari teatri di pechino. sulla guida ne sono segnalati parecchi, ciascuno con una specialità: le acrobazie, la danza classica su musica cinese, le compagnie di opera delle varie località. ho cominciato a preparare le lezioni della prossima settimana, col la storia del cambio classe sono sfasata e devo mettermi in pari, ho preparato una presentazione generale dell'italia sotto il profilo economico (ho imparato un sacco di cose che non sapevo) e dovevo scegliere un'azienda conosciuta per una presentazione in dettaglio, ho scelto la Ferrero (per la mia intima devozione al kinder colazione più, prodotto industriale insuperato nel dolciario) che ha un sito in cinese molto ben fatto. devo procurarmi dei Ferrero Roché o dei Raffaello da portare il giorno della presentazione, farò un figurone. del resto sto studiando, contenta di avere questa occasione d'oro per riprendere la lingua, un po' avvilita nel constatare quanto l'ho dimenticata, specie la scrittura. tra l'altro i caratteri semplificati non li ho mai bazzicati molto, neanche la memoria visiva aiuta! ho passato la settimana scorsa a pensare di continuo e involontariamente ai miei compagni di classe a taipei, e alle mie compagne di casa. qui è tutto diverso, così è. e anche io sono un po' cambiata, per fortuna. a stare soli in un posto lontano si desiderano tante cose che a casa propria sono normali. l'attesa di una felicità ventura, forte come la si vive stando lontani, io non so se la si viva mai altrimenti così netta. ho fatto la lavatrice, adesso scarica giusto, non si allaga più il bagno, oggi soffia un vento fortissimo e gelido. domani devo farlo, lo farò, odio doverlo fare, vado al tempio dei computer a comprarmi un traduttore digitale, perché è comodissimo e si risparmiano vagoni di tempo. solo, dovrò andare di bottega in bottega e trattare il prezzo fino all'imbecillità. non sono neanche sicurissima di aver capito la differenza tra gli innumerevoli modelli. http://www.besta.com.cn/ so che non mi serve l'ultimo grido, che deve esserci l'italiano e che non lo comprerò se non avrò strappato un prezzo degno di una che lo faceva di mestiere.  devo comprarmi anche un dispositivo per sentire i cd, ho diversi cd abbinati ai libri di scuola, e per compito capita di dover ascoltare delle cose. e ora che ci sono magari anche che vede i dvd, così vedo anche i film, posso comprarne qualcuno. 

festa della scuola


dopo l'otto marzo al nordcoreano, mi sono lanciata nella mondanità selvaggia della festa della scuola. ho portato gli oro saiwa, volevo proprio esagerare. nelle foto: festa della scuola e scene di sera pechinese - al ritorno dalla festa.


sul china daily di oggi, nel supplemento business, la pagina centrale è dedicata a liu wei, giovane pianista senza braccia, di cui si dice: la sua band preferita è rhapsody of fire, un gruppo italiano di metal power sinfonico che gli sembra un po' pazzo. (fatemi sapere)