sabato 28 aprile 2012

shandong 2.0

continuano i giorni di vita da expat. alberghi di lusso, cucina occidentale. addirittura niente firewall, qui. la stazione sud di pechino sembra un aereoporto. niente popolo coi sacchi. il treno faceva i 300 all'ora. a jinan una grande piazza articolata in disordine, con fontane e un'imponente scultura blu, allungata verso l'alto, spiroidale, e intorno archi, gallerie, strade pedonali sopraelevate, un grande fiore di loto metallico. la receptionist tedesca, premurosa e quasi in affanno, ha molto insistito a volerci raccomandare la montagna dei mille buddha, un'attrazione turistico-devozionale di sentieri asfaltati in salita che abbiamo percorso solo per un po'.
fa caldo.  

venerdì 27 aprile 2012

un tempo filaccioso




sono usciti i punteggi degli esami, e ho avuto più di 90 in tutte le prove a voi importerà pochissimo ma qui pareva questione di vita o di morte, specialmente per un capoclasse, che ha una posizione da difendere!

la vita ricomincerà a scorrere normalmente dal 2 maggio, da un po' tra pre-esame, esame, e terra di nessuno tra l'esame e le vacanze, è un tempo filaccioso. nel frattempo è arrivato vitto.


domattina partiamo per il shandong, jinan, monte tai e qifu (dove è nato confucio) e manderò note di viaggio. il tempo è tornato bello, ma c'è un vento forte.

stamattina la centrifuga non ha centrifugato, ho dovuto strizzare a mano e ho steso un bucato gocciolante chiedendomi quanti giorni sarebbero serviti per asciugare, e alle quattro stasera sono rientrata, era tutto asciutto.

ci sono i piumini dei tigli, che a me non disturbano per niente, di mattina rotolano in palline perfettamente sferiche, il resto del giorno nevica.

carro della frutta in coda all'incrocio a sanlitun, negozione giappo a sanlitun, la nostra aula di scuola, uccellino nell'uccelliera della scuola.

martedì 24 aprile 2012

canzone per le feste


Per festeggiare insieme le Feste (25 aprile e 1 maggio) ecco uno speciale intermezzo musicale,

scelto per voi tra le cento canzoni rosse:
     没有共产党就没有新中国 
没有共产党就没有新中国, 
没有共产党就没有新中国, 
Senza il Partito Comunista non ci sarebbe la Nuova Cina
senza il Partito Comunista non ci sarebbe la nuova Cina
senza il Partito Comunista non ci sarebbe la nuova Cina
    共产党他辛劳为民族, 
共产党他一心救中国, 
他指给了人民解放的道路, 
他领导中国走向光明, 
他坚持了抗战八年多, 
他改善了人民生活, 
他建设了敌后根据地, 
他实行了民主好处多. 
Il Partito Comunista ha lavorato per la nazione,
il Partito Comunista, unanime, ha salvato la Cina,
ha indicato la strada per la liberazione del popolo,
ha condotto la Cina a un futuro luminoso,
ha combattuto la resistenza per più di otto anni,
ha migliorato la vita del popolo,
ha costruito basi nelle retrovie nemiche,
ha introdotto i benefici democratici.
(ripetuta da capo)

cosa ci insegna il caso di Bo

Traduco e riporto la seconda parte di un articolo che ho trovato su una rivista economica che ogni tanto leggo online: CAIXIN - CHINA ECONOMICS & FINANCE

sono le riflessioni sul caso bo xilai.

quando è scoppiato lo scandalo, sono state temporaneamente zittite le voci (con un impiego massiccio di censura), voci che ventilavano le ipotesi più svariate: colpi di stato e quant'altro. la censura è durata fino a quando il partito non ha chiarito la sua posizione ed è uscito con una linea, che si vede bene sotto, che mette al centro questioni di sostanza e mi pare tutto fuorché repressiva. ora il dibattito è aperto.
la censura non è quello che pensiamo noi, la perdita della libertà di parola. è che di certe cose ne parla prima chi è titolato, ovvero chi ne ha responsabilità. e nella sostanza mi pare che il governo prenda molto sul serio i problemi sociali, non li insabbi, e se ne occupi.
Di riflesso, la caduta di Bo mostra la necessità di limitare il potere del governo e di rafforzarne la supervisione. 
Le cose sarebbero potute andare molto diversamente se, come segretario del partito a Chongqing, Bo avesse umilmente accettato il controllo del suo governo e promosso una politica culturale aperta, flessibile e democratica. 
E se Bo stesso avesse dato l'esempio nel rispettare lo Stato di diritto e nell'osservare la disciplina del partito, 
non sarebbe stato accusato di cattiva condotta.
Come regola generale, la corruzione prospera in un regime autoritario. Un leader di eccezionale autodisciplina può essere in grado di tenersene fuori. Ma, in questa fase del suo sviluppo, la Cina offre troppe tentazioni, e la collusione col denaro e col potere sono all'ordine del giorno.
Non possiamo contare esclusivamente sulla virtù personale per offrire un governo pulito. Se un leader politico fa già fatica ad allinearsi lui stesso, sarà a maggior ragione ancor più difficile per lui assicurare che la sua famiglia e i suoi collaboratori facciano lo stesso.
Parlando della donna che è sua moglie da oltre vent'anni, il mese scorso Bo ha detto che lo aveva commosso di lei che avesse rinunciato alla propria carriera di avvocato per badare alla casa. Ma ora questa persona che lui dovrebbe conoscere bene è accusata di aver ucciso qualcuno nel corso di un conflitto di interessi. Se fosse vero, che cosa ha spinto un avvocato di successo a un'azione tanto grave? Chiaramente, deve aver pensato che di essere invulnerabile. 
Anche se questo è un esempio estremo, l'abuso di potere da parte di mogli e figli dei leader politici è un fatto fin troppo.  
C'è gente che si lascia ingannare dall'aura del potere e crede che le persone potenti che si dicono pulite debbano esserlo, e che i discendenti degli eroi rivoluzionari debbano essere altruisti e inossidabili. Si tratta di una superstizione dobbiamo eliminare.
In modo più o meno evidente, il potere non è e non sarà mai infallibile. La lezione che traiamo dal caso Bo è che solo il controllo istituzionalizzato può prevenire l'abuso di potere, e che la corruzione dei funzionari puà essere evitata solo per mezzo di un meccanismo democratico.
Ad un evento di quest'anno per celebrare l'inizio del semestre di primavera alla Scuola centrale del Partito, 
il Vice Presidente (e futuro presidente, ndr) Xi Jinping ha esortato i quadri del partito a correggere l'errata 
convinzione che controllo significa mancanza di fiducia. Ha detto che i funzionari a tutti i livelli devono preventivamente accettare e accogliere la supervisione da parte del partito e del popolo, come richiesto dalla legge. 
Non potremmo essere più d'accordo.

lunedì 23 aprile 2012

merenda del dì di festa

ieri per compensare lo sforzo disciplinare pre-esame, che mi è costato una maratona di studio senza svaghi, per merenda ho mangiato una frittella, un gelato di fagioli verdi e un sacchetto di orecchie di gatto. (manderò le foto entro la settimana). la frittella era oggettivamente buonissima, fritta magnificamente. il gelato inquietante, di un verde scuro freddo, con un ripieno colloso biancastro che sapeva di mou, in cui erano affogati piccoli fagioli verdi relitti. le orecchie di gatto sono troppo belle, mi darete ragione, e molto divertenti da mangiare, dopo la terza comincia a sentirsi un po' il piccante (sono biscottini duri, gialli e marroni a spirale, un dischetti conici, tipo ombrellini senza manico, poco dolci e - inspiegabilmente - piccanti). è che un sacchetto è davvero troppo, credo non ne vorrò più mangiare per il prossimo anno.
oggi a pranzo con sepolcro, che ha mangiato un panino del dongbei pieno di carne, cavolo bianco e riso, e io un piatto buonissimo di tofu fritto in umido, in una salsa piccante, davvero di soddisfazione.  
una vita da re.
oltre a studiare e quando posso a leggere, ascolto la radio. navigo sui siti cinesi. imparo tutti i giorni un sacco di cose interessanti.

sabato 21 aprile 2012

alcuni mangiari molto buoni


insalata fredda di tofu e verdure
tagliatelle fredde (buonissime, quando tornerà il bel tempo)
spaghetti a scelta (a cui si aggiunge condimento a scelta, in brodo o saltato)
polentina dolce (va per colazione)

pioggia nel pineto


è tornato il freddo, coi temporali. le strade si allagano. è complicato camminare durante o poco dopo una forte pioggia. sono sotto esame, e sto in biblioteca fino alla chiusura. e regolarmente quando esco per rincasare viene giù il cielo. (chi ha sfoggiato il guardaroba estivo pare non curarsene e insiste con canottiera pantaloncini e ciabattine da spiaggia.) ieri c'era una fila lunghissima di studenti cinesi dell'università che aspettavano. hanno aspettato diverse ore mentre pioveva, in un serpentone ordinato, che faceva diverse curve seguendo la strada. aspettavano per comprare il biglietto per sedersi alla lezione di non ho capito chi. ho chiesto diverse volte ma non ho trovato chi avesse voglia di spiegarmi (forse la lunga attesa sotto la pioggia li innervosiva, normalmente sono piuttosto bendisposti e collaborativi a spiegarsi, io dopo un po' ho smesso di provare a chiedere, pareva di infierire). lungo le strade interne del campus ci sono bacheche che ospitano manifesti che cambiano di tanto in tanto. prima c'erano gli studenti modello di quest'anno, con foto, curriculum con meriti accademici, e presentazione informale dello stesso. adesso ci sono i professori in scambio. etica la insegna una giovane laureata a macerata in filosofia morale. sono cominciati gli esami (per noi della scuola di lingua). tutte le prove di esame si superano imparando a memoria quel che abbiamo imparato a lezione. non prepararli pare brutto, in quanto capoclasse devo mostrare un certo impegno, e sto studiando anch'io. certo, per me è molto più facile imparare l'impiego e cimentarmi nell'uso dei termini e delle strutture e del frasario, con variazioni sul tema. è proprio poco stimolante mandare a mente esercizi svolti, mi accorgo che la mia testa fa resistenza. le lezioni dopo un breve intervallo in cui mi sono parse noiosissime sono tornate interessanti. le professoresse ci parlano spesso di cultura e società. i beni di lusso cinesi (non i beni di lusso in cina): grappa, sigarette, tè, seta ricamata, porcellana, giada. ho una bella presentazione in ppt, che passa in rassegna marche e prezzi. fasi di sviluppo della ricchezza del paese e sperequazione sociale. demografia e invecchiamento della popolazione. dagli anni 50 alla fine degli anni 70 la popolazione è passata da 500 a 900 milioni di persone. poi è iniziato il controllo delle nascite. i nati negli anni 50 stanno cominciando ora ad andare in pensione. da qui in poi la situazione diventerà seria. nel 2000 il rapporto tra lavoratori e non era di 10:1, nel 2050 secondo le previsioni sarà di 2,8:1. oggi i 2/3 degli ultra 60enni è malato o disabile. i nati negli anni 50 sono i più sfortunati di tutti. da piccoli c'era carestia e quando sono stati in età, erano stati soppressi gli esami per studiare all'università, e sono andati in campagna per la rieducazione. i nati negli anni 60 sono stati molto più fortunati perché quando sono stati in età proprio allora si sono riaperti gli esami per entrare all'università, e per vent'anni il lavoro per un laureato è stato garantito. adesso sono esplosi i numeri dei diplomati che fanno l'esame per entrare all'università e che entrano, e al lavoro non ci pensa più lo stato, per i nati negli anni 80 è un discreto problema, se ne laureano troppi, continuano a studiare post-laurea, chi può va a studiare all'estero (ne sappiamo qualcosa). le aziende cinesi badano moltissimo al titolo di studio, qui un phd significa più facile trovare lavoro e stipendio più alto, rispetto allo studio sono molto meritocratici (mi sentirei di dire che questo in italia non è molto vero, noi abbiamo questo mito dell'intraprendenza, vabbè, non so, lasciamo perdere). sabato scorso sono andata a wudaokou, il quartiere delle più prestigione università di pechino e del paese. la qinghua (ingegneria e tecnica), la beida (matematica e scienze) e la renmin (scienze politiche, sociali e economiche). non capisco molto, per i cinesi è una questione importantissima quella delle università prestigiose, stanno sempre dicendo dove si sono laureati questo e quello, tutti vorrebbero che i figli entrassero in queste università, specialmente le prime due. la qinghua è sempre piena di turisti cinesi che si fanno fotoricordo. c'è la piscina all'aperto e dei bellissimi campi da calcio e per ogni altro sport. la mensa è riservata agli studenti della qinghua. (mentre le altre mense universitarie no, e visto che costano poco e si mangia bene, spesso ci si trova molto altro popolo). è curioso che a seconda del punteggio dell'esame puoi entrare qui o là, cioè la scelta se studiare ingegneria, matematica o storia è data dal punteggio dell'esame e non dall'inclinazione. prima mi ha stupito, poi ci ho pensato e sono moderatamente d'accordo. le inclinazioni nei giovani sono questioni troppo fragili per farne una direzione di carriera. coloro che lavorano all'interno dell'università con funzioni parascolastiche di basso profilo - bidelle, lavapiatti, cuochi, guardie, impiegati nei negozi del campus, vivono gratuitamente nel campus (nei seminterrati, in stanze coi letti a castello). chi lavora in portineria, in edifici universitari o nei casotti a fianco dei condomini, tipo anche il mio, ha il letto nell'abitacolo e ci vive. è piuttosto diffuso tra gli studenti universitari - ragazzi e ragazze - portare occhiali finti, montature di plastica senza lenti. suonare il clacson a lungo significa il semaforo è rosso ma passerò ugualmente, è una pratica di fatto consentita. mi pare non ci siano controlli sui limiti di velocità, e col fatto che nemmeno il colore dei semafori garantisce il via libera, e che la strada presa per il largo è comunque una discreta gita da attraversare, spesso involontariamente mi immagino il corpo sfracellato dall'impatto (so che è macabro e mi scuserete, ma forse questa è tra tutte la cosa a cui mi abituo meno. attraversare la strada mi angoscia un po'). i miei compagni di classe che hanno partecipato a una gara canora e si sono qualificati al primo e al secondo posto. al primo posto il nostro mitico sepolcro, che ha cantato una canzonetta giapponese ballando proprio da popstar giapponese e mandando in visibilio il pubblico, al secondo posto una thai, che dopo una prova canora non eccezionale si è giocata l'asso con un ballo classico thai in costume. ho fatto i video di entrambi, se riesco a combinare li carichero sul blog. (questo è motivo di forte orgoglio per un capoclasse, considerando che ci saranno una cinquantina almeno di classi). per ora vi mando le foto, nella prima le compagne thai sono quelle che fanno V con le dita, e la danzerina è quella in seconda fila, nella seconda riconoscerete sepolcro e il ragazzone che ha di fianco è il partner cinese del duo (era una gara canora a coppie, uno studente in scambio e uno studente cinese). 

mercoledì 18 aprile 2012

wonderland

stamattina una corriera ha fatto inversione camminando sulle strisce pedonali. davvero brucaliffo.
i fiori bianchi sono sfioriti in appena una settimana. ecco perché i poeti lo scrivono in poche sillabe.
il mandarino è retaggio dell'ultima dinastia. sapevano solo pascolare i cavalli. non è vera cultura han. bisogna imparare il cantonese per fare rimare la poesia tang. (e così esce di scena anche il sogno della camera rossa, con tanti saluti)
così, questo popolo del dongbei, che mangia tagliatelle di frumento, spiedini di carne e cavolo, e ha inverni lunghi e rigidissimi, vive accanto al delicato popolo del sud, che sta in una lunga stagione calda e piovigginosa, mangia riso e una varietà sterminata di piatti raffinati e parla una lingua con tre toni in più. e queste, cari miei, non sono le minoranze.

domenica 15 aprile 2012

tattoo - alice allo specchio

eccola, homo sapiens! una sola specie camminatrice che gioca alla coda del serpente che viene giù dal monte. sentite questa, alice allo specchio. se non ci bastavano gli occidentali tatuati col nome tradotto foneticamente in cinese, o con caratteri cinesi dal significato evocativo e non di rado malinteso, una notizia sul giornale di ieri, in prima pagina. in cina imperversa la moda dei tatuaggi in "inglese" (che in questa accezione è un universale, qualsiasi lingua scritta in alfabeto latino è inglese). le parole preferite sono il nome dell'innamorato in pinyin (!) o qualche citazione o termine tradotto, non di rado malamente. (noto solo questo: gli occidentali si scrivono addosso il proprio nome in cinese, i cinesi quantomeno scrivono il nome dell'innamorato in pinyin. nella disgrazia, uno a zero per i cinesi, anche sta volta.)

giovedì 12 aprile 2012

primavera a pechino



alberi fioriti, rami fioriti, stretching, canto di gruppo, uomo pesca nel canale (con pubblico)

the important thing is not the meat


mostra "the important thing is not the meat" all'art district

mercoledì 11 aprile 2012

babilonia

capitava che parlissimo della pasqua, lunedì. i compagni di classe coreani, come direi quasi tutti i coreani che ho incontrato finora, sono protestanti osservanti, non so intimamente cosa osservino, non ho mai affrontato l'argomento, ma sicuramente la messa la domenica e la comunità. una delle mie insegnanti si è voluta informare da vicino mettendo in dubbio la fondatezza del loro credo (mi è parso un tantino indelicato) e la loro conoscenza delle scritture (modi barbari davvero, ma non credo la seguissero, quindi poco male), poi ha sfoderato un astuccio e una bibbia in cinese (una traduzione, mi sono poi informata, di cento anni fa, ha detto, l'unica in circolazione - dovrò controllare) e ci ha spiegato che lei benché comunista (non ho capito se di educazione o di convinzione, propendo per la prima) quando ha cominciato a leggere la bibbia nel 1993 non ha più smesso di studiarla e la convince soprattutto il fatto che, a differenza degli altri libri, questo contiene la verità. segue appassionata spiegazione della profezia di isaia sulla distruzione di babilonia. io mi guardavo le punte delle scarpe. le ho detto la mia, che non è tanto l'antico testamento e le profezie, e neanche le verità storiche della bibbia che mi convincono, quanto il vangelo e l'esempio di gesù. le ho detto che condivido con lei la preoccupazione di una religione e di una chiesa che finiscono per essere scatole vuote quando perdono di vista la centralità dell'uomo nella sua piena umanità, che sta alla base del messaggio cristiano. e prendere sul serio l'uguaglianza e la parità tra gli uomini tiene insieme cristiani e comunisti. poi abbiamo litigato sul sesso fuori dal matrimonio, compreso l'amore omosessuale, e la nostra tenzone teologica si è miseramente arenata sulle solite cose. (il pcc è allineato con roma, mi pare, in materia).   

residenza ed esami

per avere la cittadinanza cinese bisogna rinunciare ad altre cittadinanze. questo vale sia per i cinesi che per i non cinesi di nascita o di famiglia.
è illegale fare figli fuori dal matrimonio. ovvero: un figlio nato da una coppia non sposata non ha diritto alla residenza (hukou) e quindi è fuori da sanità e scuola. è di fatto tollerata la frequenza a scuola fino al grando elementare.
l'età minima per sposarsi è fissata per legge e varia col sesso e con la zona: 20 anni per le donne e 22 anni per gli uomini, in campagna; 23 anni per le donne e 25 anni per gli uomini, in città.
attualmente il nascituro di una coppia sposata può prendere la residenza del padre o della madre indistintamente. nascere a pechino da migranti, anche che abitino e lavorino a pechino da tanti anni tuttavia non dà diritto alla residenza a pechino.
ottenere la residenza ufficiale a pechino o a shanghai è molto difficile e non si può comprare.
la residenza a pechino permette di godere di assistenza sanitaria e scuole di alto livello, è anche più facile l'accesso alle università prestigiose, che stanno appunto a pechino. in molti paesi asiatici, sicuramente in cina e in giappone, la carriera è strettamente legata al percorso scolastico, che è molto selettivo fin da subito. le aziende più importanti assumono solo laureati da certe università. e risiedere nelle grandi città dà più facilmente accesso a scuole di livello superiore e le quote riservate agli studenti della capitale sono in proporzione maggiori che non quelle riservate agli studenti delle altre varie province. per potersi laureare in qualsiasi università cinese è necessario aver superato l'esame nazionale di lingua inglese. la carriera ufficiale nella pubblica amministrazione è sempre scandita da esami, locali e nazionali.
il modo di insegnamento, di studio e di apprendimento è strettamente indirizzato al superamento degli esami. imparare a memoria rimane un pilastro fondamentale. il volume delle informazioni che devono incamerare è sproporzionato rispetto a quello che si riesce effettivamente ad apprendere in modo ragionato. questo è vero anche per la scuolina che faccio io.

è piovuto

è piovuto. tra le 6 e le 10, mentre ero in sala studio. non me ne sono accorta. solo quando sono uscita. le pozzanghere in terra e tutto bagnato. deve essere piovuto bene, per riempire le pozzanghere. è la prima volta che piove da che son qui. ogni tanto malignamente guardavo sul giornale il tempo a shanghai, canton e shenzhen. è la prima volta che vivo in un posto col clima secco, e un vero privilegio. non farei cambio per un'ora con taipei. io non sono adatta al tropico, acqua su acqua. i posti piovosi mi abbattono, le precipitazioni. sto bene in questi posti pieni di vento, invece, che sposta e porta via. cieli limpidi. io a taipei non ho mai visto il cielo azzurro (nemmeno azzurrino) e mai il sole giallo, sempre un chiarore biancastro. qui sembra di stare sul cusna in un giorno terso di inverno. ed è tra le città più inquinate del mondo, pare.
i posti sono sempre pieni di gente, di cose che capitano, piccole e grandi, il campo visivo è sempre pieno di molte vicende che accadono contemporeaneamente (a proposito non vi potete perdere questo sballo, di epoca song: 清明河上 [link]) gli studenti ridono spesso ed è raro vedere qualcuno imbronciato (cioè, sì: le coreane, perlopiù). in mensa ci sono anche diversi tavoli di operai, e nonni coi nipotini, e anche le nostre insegnanti. ultimamente ci vado anche per colazione, prendo un mantou chiuso a fazzoletto, con la marmellata di fagioli rossi, buonissimo. o un'altra prelibatezza, una focaccina gialla larga spugnosa, dolce ma non troppo, butirrosa ma non troppo. la maggioranza mangia un pasto vero, per colazione, con le verdure, le uova sode, i panini ripieni di carne e verdure, certi bastoncini fritti simili alle nostre chizze, la zuppa di mais. io una colazione simile l'ho mangiata in shanxi perché non avevo scelta, ma non è la mia. mi esercito sempre coi bastoncini. ogni tanto vedo qualcuno che mangia cose che mi sembrano buonissime e mi faccio spiegare come si chiamano e dove posso trovarle, poi vado a verificare (la mensa è su tre piani e ogni piano ha una ventina di stand, ciascuno con una varietà di piatti, diciamo sette o otto di media per stand).
del resto, leggo il più possibile e ascolto la radio. domani pomeriggio ho la lezione costosa di chinese business system, vediamo se c'è ancora il professore ordinario (per ora la prima lezione presentazione, la seconda mancava è saltata, la terza c'era un supplente, domani vediamo. lui, l'ordinario, è il vicepreside dell'università. ci ha spiegato cose interessanti sull'amministrazione e il governo. una lezione mezzo di educazione civica, in sostanza)

lunedì 9 aprile 2012

infradito

al sole fa caldo, ma al chiuso serve ancora il maglione spesso. i ragazzi e le ragazze non vedevano l'ora di sfoggiare il guardaroba estivo e sono tutti in pantaloncini e infradito. salvo poi che i tre quarti ha il raffreddore. (anche io, benché senza infradito, ganmaole, mangio medicine grigie in blister. sono sicurissima che mi faranno guarire in un attimo, qui nelle medicine non lesinano mica il principio attivo, danno delle bombe!)
ho visto tanti ragazzi fin qui (e qualche ragazza, anche) con magliette azzurre dell'italia, tricolore sul cappello, italia scritto in grande sui vestiti. li vedo nel cmpus, in metropolitana, anche in shanzi ne ho visti. mah, io non dico niente, chissà cosa s'immaginano. non so se vi ho detto che in diversi mi hanno chiesto di berlusconi, mostrando ora timida ora aperta simpatia. ci deve essere qualcosa che non funziona con la stampa. a proposito, sono ingaggiata per un provino per una trasmissione tv. un'intervista a uno straniero che parla cinese. non vedo l'ora, speriamo di farlo.
ho incontrato un ragazzo del sichuan che sta studiando italiano con grande entusiasmo. ho cercato di farlo ragionare, è una lingua che parlano solo in italia, che è un paese affondante, con una grammatica difficile, ma poi che dire, in difesa delle cause perse, lui dice gli gli piace tanto, alla fine capisco, ha una voglia assoluta di dedicarsi a uno studio complicato e inutile, i giovani sono fatti così. e io lo aiuterò! tra l'altro il sichuan è il posto della cina che ho più voglia di vedere, ha la cucina più buona (e più piccante) e altro non so, me lo farò raccontare da fanli (si chiama). che però nella discussione è un po' fragile, in generale, al di là della lingua.
ascoltavo mannarino, e pensavo, la cosa che si può dire che mi manca più di tutte è ballare una musica allegra. ieri ho provato a parlare con questo giovane dj americano con un che non sembrava affatto americano che dopo due anni e mezzo di pechino torna in america l'8 maggio, (l'8 maggio è il compleanno di mia sorella, ho tenuto a fargli sapere). comunque, sembrava anche un ragazzo sveglio, ma stare qui due anni per di mestiere mettere su quella musica stracciaborsa, io non capisco, sento tutta una insormontabile distanza, non capisco cosa li conduce, questi giovani. in un posto anche tutto sommato semplice per non dire decisamente raffazzonato. coi camerieri cinesi biondo platino, che è un'altra cosa che fa male al cuore.
a voi che siete lì, a proposito di bella musica, c'è un gruppo pistoiese formidabile che canta le canzoni del maggio, il primo maggio, in appennino, sarebbe da andare a sentire. anche il contesto deve essere molto piacevole. io il primo maggio sarò in shandong, la terra di confucio.
sto esercitandomi a usare bene i bastoncini. li impugnavo in modo per me comodo ma assolutamente scorretto e inelegante. e non sia mai. ho chiesto al mio compagno di classe sepolcro, quello giappo che è venuto in shanxi, di insegnarmi a usare i bastoncini. è molto difficile e frustrante ma mi esercito tutti i pasti, voglio assolutamente usarli in modo elegante (il bastone di sotto è bloccato tra il pollice e l'anulare, e solo indice e medio si muovono sul secondo legno.)

domenica 8 aprile 2012

son tornate a fiorire le cose

sono fioriti i rami degli alberi da frutto. il parco è pieno di gente che fotografa con grossi zoom. hanno proprio passione, per i rami fioriti.

seratona


ieri seratona imprevista. zona hutong drum tower. il pomeriggio sono andata per la prima volta a un incontro scambio linguistico cinese inglese coi couchsurfers di pechino. ci siamo un po' scornati sulla questione delle privatizzazioni, con russi americani cinesi. mike, un americano da documentario di michael moore ci ha convinti a stare fuori a cena (ristorante ningxia, mi scuso se ho fotografato i piatti vuoti ma non ci ho pensato prima!) per poi andare a un party a suo dire divertentissimo, di fatto tristanzuolo, ma visto che era la mia prima occasione mondana da che son qui, non ho fatto la difficile e non mi sono tirata indietro. qui nei locali si fuma (è micidiale) e la musica dance-techno è anch'essa micidiale. i gin tonic tiepidi hanno coronato la serata. ma le ragazze con cui ero (in foto) sono divertenti. dopo tre ore di sonno eccomi fresca come una rosa (potete immaginare). vabbè. così imparo. tira un vento forte ma c'è il sole. buona pasqua!

mercoledì 4 aprile 2012

tagliati i capelli



e chiacchiere con barbiere di quartiere. mi sembrano tagliati proprio bene
(gli ho spiegato che rasati ai lati ho la testa bombata, sta male, ha capito benissimo)
15 rmb (2 euro scarsi). venti volte meno che in italia. notevole.
(nessuno si accorge che sono una donna, sembra di stare in una fiaba. fantaghirò!)

addio mia concubina (insomma, quasi). e qualche nota sul viaggio.



la signora del guilin torna a casa oggi pomeriggio. quando me l'ha detto ieri sera è stato uno schiaffo. uno zio è scivolato in montagna e si è rotto tutti i denti, deve tornare. mando una foto che ci siamo fatte fare per ricordo. lei si è messa i pantaloni belli e le scarpe di cuoio, per farla. visto che non si vedono ve lo dico. mi pizzica il naso dalla voglia di piangere.
ah, a proposito di addio mia concubina. ho saltato nelle foto la casa-corte della nobile famiglia qiao, dove han girato lanterne rosse. e non aggiungerei altro, perché davvero non c'è altro da dire.
mi permetto qualche nota a chi volesse viaggiare in cina fai-da-te. la lonely planet magnifica pingyao, devono averci creduto i turisti occidentali che girano infreddoliti e sconsolati nel bel mezzo del nulla - mentre i turisti cinesi si divertono come pazzi a girare in bicicletta nel vento gelido e piovoso, e a comprare ogni sorta di carne di maiale conservata. formidabili! è affollata di gruppi e poco praticabile, il biglietto d'ingresso costa un occhio, vista la prima corte son tutte uguali, si gode assai di più in foto. gli spazi espositivi interni alle stanze sono gelidi, bui, polverosi e finalmente assurdi, perlopiù dedicati alle prigioni e ai metodi di tortura (ma - ammesso che la cosa interessi - occorre saper leggere il cinese perché dall'oggetto esposto è difficile dedurre l'impiego). a me è tutto sommato piaciuta perché sono ambienti da sogno della camera rossa, ma tolto questo debito personale, nessuna emozione.
invece sicuramente consiglio a chi viaggiasse in shanxi le grotte di yungang e il tempio sospeso, tolgono il fiato. ma sono molto giù di mano. chi passasse un periodo a pechino riesce ad andarci in un fine settimana, con un viaggio organizzato. so che i viaggiatori occidentali disdegnano i viaggi organizzati, ma per far da sé occorre misurarsi con fatiche logistiche sfiancanti, per andare spendere sicuramente di più. i cinesi viaggiano in gruppo per risparmiare. ed è davvero il modo più economico e pratico di andarci.
quanto al wutai shan, non saprei dare un giudizio complessivo, noi ci siamo andati troppo presto per poter vedere i templi più alti, ancora inaccessibili per la neve. la regione è interessante, sicuramente ancora arretrata. occorre sapersi adattare, nella maggior parte degli alberghi di notte non c'è l'acqua e si mangiano ovunque le stesse cose.