venerdì 29 giugno 2012

filacciosa


giorno di consegna diplomi. pieni voti. quell'atmofera concitata e filacciosa di saluti di quando finiscono le vacanze. sembra la mattina dopo il mercato, con gli avanzi per la strada. aulastudio semideserta. la lavatrice lava male o non centrifuga abbastanza, anche i vestiti sanno di pozzanghere. piove da giorni. ho lasciato da qualche parte la giacca impermeabile. peccato, era comoda. ma la cerniera era difettosa. una compagna coreana mi ha relagato una bottiglia di liquore di riso. non riesco a capire quanti gradi fa, ma ha un sapore dolciastro, interessante.

mala tang


cena di classe. col ristoratore.
io ho fatto 14 stecchini.

spaghetti freddi


giovedì 28 giugno 2012

uovo piumato


siamo andati a trovare questi nostri compagni di viaggio (nel viaggio in shanxi), che abitano appena fuori pechino, verso est. con il bagno alla campestre fuori casa e senza acqua corrente. accoglienza di prima, con banchetto d'onore, solo cibi mezzo medicinali, stranissimi, da sogno della camera rossa, e maotai invecchiato dieci anni (che a un banchetto così si beve nel bicchiere alto, un bicchiere grande, non da grappa). come tutti gli onori, bisogna meritarseli. sapevo che sarebbe stato tosto, ma è stato più tosto del previsto. come sanno guardarti quando ti tiri indietro e crollano la testa come dire ho invitato al mio tavolo un ospite che non vale un soldo di cacio. rimproverata 'i comunisti non hanno paura di niente!', ho dovuto mostrare la scorza, e fare la mia parte. ho mangiato un uovo piumato, che è un uovo sodo col pulcino mezzo formato. la testa è formata e crocchia forte sotto i denti, bisogna masticare con convinzione. e bevuto un po' alla volta il mio bicchiere di maotai, onorando ogni brindisi. mi sento soldato joker alla fine di full metal jacket. però siamo stati bene, belle persone, davvero accoglienti, tutti insegnanti di scuola media. inoltre, sono ancora viva. me ne rallegro.

domenica 24 giugno 2012

sgoccioli(i)


giorni di grandi piogge. le strade diventano corsi d'acqua. ieri uno studente cinese in ciabatte di plastica - molto più adatte al guado delle mie scarpe allacciate - mi ha prestato un ombrello mentre tornavo a casa.
tempo di esami, anche per i locali. di mattina davanti alla biblioteca c'è una coda di un chilometro.
studio svogliata file di parole. unità didattiche del secondo semestre:
pubblicità, reclami, cambiare lavoro. lancio di un nuovo prodotto, trattativa, contratto, rappresentanza esclusiva e franchising. mercato auto, mercato immobiliare, mercato di beni di lusso, banche e assicurazioni.
ieri festa delle barche drago, in ricordo del poeta qu yuan http://it.wikipedia.org/wiki/Qu_Yuan. i fagottini di riso festivi chiusi nella foglia che vendono normalmente a pechino sono pessimi, insipidi, solo con qualche orfano dattero all'interno. ho rimpianto quelli saporitissimi ripieni di carne e prelibatezze che facevano taipei.
incontrato in aula studio mario, studente sardo che da due anni usa la specialistica per vincere borse di studio e vivere in giro per il mondo. londra, caracas, ora qui. ora so cosa sono cluster e incubatori.
leggo spinoza e muoio dal ridere. dolcissima patria.
invio foto di classe (creata da weijuan, compagna thai)

domenica 17 giugno 2012

grizzly (wo)man

esperimento di ibridazione riuscito. mi chiedono se sono un sangue misto! (grandissimo risultato e molto ambito, essendo evidente che non sono cinese, il fatto che mi percepiscano come mezza cinese è un grande onore. gli occhiali cinesi fanno la loro parte.)
ieri provato un qipao (di cotone), che stava proprio bene, ma devo trovare le scarpe adatte. vorrei comprarmi anche un braccialetto di giada. poi per ora basta, per fasciare i piedi ormai è tardi... (poi col qipao posso andare a fare la cameriera al ristorante!)
mangiato la marmitta sichuanese con fanli, buonissima, ha insistito per farmi la vaschetta da immersione originale sichuanese, con chili di aglio, erba cipollina, coriandolo (così ho anche scoperto cos'è quell'erba che sa di calze di nylon d'estate) e tanto tanto tanto olio di sesamo. la marmitta sichuanese funziona così. una vasca di brodo bollente piccantissimo in cui immergere fette di carne (sottili come noi tagliamo lo speck), pezzi di pesce, polpa di gamberetti, funghi e qualsiasi altra cosa (ma a fanli non piaccione le verdure, quindi in nostro era carne e pesce), tolto dal caderone rimmerso nella propria tazza, nel pinzimonio aglioso e unticchioso, e mangiato. buonissimissimo, dà una specie di capogiro.
visto che fanli ha offerto la cena, gli ho fatto un pezzo di compito per l'esame di latino, che ha domani. analisi grammaticale dei verbi della vulgata esodo 20, 1-17 (i dieci comandamenti). sono rimasta di stucco. i cinesi hanno dei programmi d'esame interessantissimi, mi pare un comunismo ben illuminato. il libro di latino vorrei comprarlo, in un semestre hanno studiato il latino che io ho studiato in cinque anni, una grammatica che fila liscia come l'olio e un'antologia affascinante. e io che pensavo fosse uno scherzo, l'esame di latino al primo anno di scienze della comunicazione in cina.

martedì 12 giugno 2012

la porta cinese

vi suggerisco davvero di guardare anche questo.
non sto a introdurre niente, si capisce benissimo da sé, e non ho capito niente più di voi, e, come spero molti di voi, provo sentimenti contrastanti.
quello che si vede nel documentario è una questione cruciale, che sfugge a chi si fa un'idea della cina leggendo gli speciali dell'economist. è quella che ho visto di più, in questi mesi qui.

i ragazzi della terza C


gran bel documentario sulla vita di studenti professori famiglie eccetera durante l'ultimo anno di superiori (in vista del gaokao) in una scuola superiore normale, sulle montagne del fujian

sabato 9 giugno 2012

Questa è una storia vera accaduta in uno stabilimento di lavorazione della carne



ancora una cosa su chongqing, insieme a questa panoramica dal fascino sinistro.
girano voci davvero pittoresche su questa città, anche tra cinesi. il cibo è tutto piccantissimo e si mangia la marmitta sichuanese tre volte al giorno.


bene. oggi leggevo i titoli dei temi usciti all'esame di stato, che sono diversi a seconda della provincia - o della municipalità, nel caso di Pechino, Shanghai, Chonging... - per farmi un'idea.

erano quasi tutti brevi testi da commentare, e si trattava nella più parte dei casi di brani abbastanza difficili, molto evocativi ed estremamente lirici - o alquanto lirici.
sentite cosa è uscito a chongqing:

Questa è una storia vera accaduta in uno stabilimento di lavorazione della carne. Prima di iniziare a lavorare, un operaio è entrato in una cella frigorifera per controllare e la porta della cella si è improvvisamente chiusa, lui è rimasto intrappolato dentro e ha lottato per cinque ore tra la vita e la morte.

Improvvisamente, la porta si è aperta, la Sicurezza della fabbrica è entrata in suo soccorso.
Così han chiesto alla Guardia di Sicurezza: "Perché ti è venuto in mente di aprire la porta, questo non fa parte delle tue mansioni!" La guardia di sicurezza ha detto: "Ho lavorato in questa azienda per 35 anni, e delle centinaia di lavoratori che tutti i giorni mi passano davanti, lui è l'unico che tutte le mattine mi da il buongiorno e tutte le sere mi saluta quando se ne va." "Oggi, è entrato, mi ha detto 'ciao', ma non l'ho sentito dire: 'Ci vediamo domani'." "Ogni giorno aspetto i suoi 'Ciao' e 'A domani', ma oggi non mi ha salutato, così ho pensato che dovesse essere ancora da qualche parte nel palazzo, così ho iniziato a cercare e l'ho trovato."

L'eterna primavera di Chongqing

Eh, sì... invogliare, invoglia! http://en.wikipedia.org/wiki/Chongqing
 
Chongqing has a monsoon-influenced humid subtropical climate (Köppen Cfa), and for most of the year experiences very humid conditions. Known as one of the "Three Furnaces" of the Yangtze River, along with Wuhan and Nanjing, its summers are long and among the hottest and most humid in China, with highs of 33 to 34 °C (91 to 93 °F) in July and August in the urban area. Winters are short and somewhat mild, but damp and overcast. The city's location in the Sichuan Basin causes it to have one of the lowest sunshine totals annually in China, at only 1055 hours.
Chongqing, with over 100 days of fog per year, is also known as the "Fog City" (雾都), and a thick layer of fog shrouds it for 68 days per year during the spring and autumn. During the Second Sino-Japanese War, this special weather possibly played a role in protecting the city from being overrun by the Imperial Japanese Army. In recent years, the strong industrial development has degraded the air quality further, and the municipal government has been aggressively trying to improve the city's air quality.The so-called "blue sky days" (days with air quality within or better than slight pollution) number have been on the rise.

oltre centosessanta città


affascinante (e beccatevi la foto di chongqing!)

mina ha smesso il velo


mina, la mia amica iraniana, ha trovato un fidanzato americano decisamente oversized, che mi ha mostrato soddisfatta in una fotografia di lui e i suoi fratelli, tutti oversized e tutti vestiti da orso. ma lei viene apposta a cercarmi e ride con la faccia furba e ha smesso il velo.

maglietta del giorno

bisognerebbe fare un reportage su un mese di magliette scritte, a pechino.
ci penso spesso quando leggo le antologie che si portano scritte addosso gli studenti nel campus o gente svariata in metropolitana o nei posti affollati per lo shopping.
oggi al parco, una ragazza magretta dall'aria un po' spenta sfoggiava uno stampatello cubitale: I'M NOT EASY BUT WE CAN DISCUSS ON IT

speciale gaokao 高考

http://www.chinadaily.com.cn/china/2012-06/08/content_15489766.htm

Rendere il Gaokao un esame più equo per tutti

Circa 9,15 milioni di studenti hanno partecipato all'esame nazionale di ammissione all'università, o gaokao, quest'anno. Questo numero è diminuito di 1,4 milioni rispetto ai 10,5 milioni del 2008. A Shanghai, solo 55mila studenti hanno sostenuto l'esame quest'anno, e di questi circa 49mila saranno iscritti. Così non è più una gara così dura, a Shanghai.

Tuttavia, 12 province, la metà dei quali nella parte ovest della Cina, hanno visto un aumento evidente del numero di partecipanti al gaokao quest'anno, rendendo l'esame più competitivo in quelle regioni.

Questo è il quadro reale del gaokao oggi. È molto più facile rispetto al passato per i diplomati delle scuole superiori entrare nelle università nelle province sviluppate in Oriente, mentre è più difficile per le loro controparti delle province occidentali meno sviluppate.

Molti meno studenti nell'ovest povero possono permettersi di studiare all'estero rispetto all'est. E molti bambini che studiano e vivono in grandi città con i loro genitori lavoratori migranti devono tornare alle loro città di origine per sostenere l'esame nazionale di ammissione all'università, perché il loro hukou - registrazione della residenza - rimane nelle loro città.
Così le autorità nazionali di istruzione dovrebbero non solo sostenere più fortemente il miglioramento della qualità dell'istruzione nell'ovest, ma anche aumentare il numero degli aventi diritto all'iscrizione all'università nelle province dell'ovest per rendere più facile per gli studenti l'accesso all'istruzione superiore.
L'anno scorso gli studenti iscritti all'Università di Pechino sono stati meno di uno ogni 10.000 dalle province di Henan, Shandong e Hubei; mentre il rapporto è di 32,6 su 10mila per gli studenti di Pechino. E la possibilità per gli studenti con hukou di Shanghai di entrare alla Fudan [n.d.r. università economica più prestigiosa della Cina e forse l'unica che goda di prestigio internazionale] è di 53 volte superiore a quella della media nazionale.
L'hukou è una barriera artificiale che impedisce agli studenti di andare a scuola e partecipare al gaokao fuori dalla loro città natale.
Dal momento che il gaokao è uno dei mezzi più importanti per regolare in base al merito l'accesso degli studenti alle università, le autorità dovrebbero fare del loro meglio per rendere il gioco più equo per tutti.
E' una buona notizia che a Pechino, nelle province di Fujian e Shandong già si stia sperimentando la possibilità di accesso all'esame agli studenti senza hukou locale. E il Ministero della Pubblica Istruzione ha anche indicato chiaramente che altre province dovranno muoversi in questo senso.
Aspettiamo con impazienza più progressi in questo campo. 

diventare sinofoni

la verità è che pochi se lo possono permettere, ma di recente mi è capitato camminando nella metro (i cambi tra una linea e l'altra sono delle piccole affollate escursioni, per lunghezza e dislivello) di sentire ragazzi occidentali parlare un cinese davvero fluente, non dico per ricchezza lessicale perché eran discorsi da tutti i giorni, ma impressionantemente locale per intonazione e cantilena, e lo sfoggiavano come altri portano in giro una bella donna o guidano una macchina di grossa cilindrata, perfettamente immaginando l'effetto, con gente che si voltava più volte per accertare che non fossero cinesi a parlare. sentito anche ragazze, al centro studio, un'inglese e una polacca, direi.
l'insegnante di conversazione, un'insegnante molto severa e molto dedicata al suo lavoro, è uscita con l'infelice trovata che la lingua è una questione di DNA e che gli orientali avrebbero a suo dire qualche vantaggio genetico (legato forse al gene degli occhi a mandorla?) ad imparare il cinese. questo è falso e razzista. anche se i vantaggi della parentela linguistica e della vicinanza culturale si riflettono in molti aspetti, dalle parentele linguistiche (un amico vietnamita mi spiegava che la somiglianza lessicale tra il vietnamita e il cinese gli permette di azzeccare sinonimie e sfumature di significato, i compagni di scuola giapponesi spesso non fanno altro che pronunciare in cinese i kanji - caratteri cinesi usati i giapponese) alla consuetudine di mangiare con le bacchette o di mangiare il riso, o di girare con l'ombrello da sole, o di come ci si rivolge a un insegnante, o di come si risponde a un complimento. tutto questo ha ripercussioni nella lingua intesa tutta quanta, testo e contesto. non significa che gli orientali imparino il cinese meglio degli occidentali, anzi, può succedere come per l'inglese, che potendo parlicchiarlo o leggicchiarlo più immediatamente di fatto si accontentino di una confidenza sinofona mediocre, come noi spesso facciamo con l'inglese. 
diventa anche sempre più affascinante la questione dei grandi dialetti parlati dai cinesi e specialmente dai cinesi del sud-est asiatico (cantonese, hokkien, hakka) in contrapposizione al mandarino. 

mercoledì 6 giugno 2012

starei bene, ma il tempo comincia a tirare (più che stringere, tira).

mentre la terra trema e tira giù i campanili, qui trascorre ordinata la calda primavera pechinese.
il tempo è molto variabile, ci sono giornate fresche piene di vento, e altre caldissime fino a sera. la notte è sempre molto fresca.
sono alle prese con la complicata logistica del dopo ritorno, tipo cercare casa a trieste e il piano voli del viaggio in cina in settembre (!), senza mancare ad alcuni matrimoni epocali che non vorrei proprio perdermi!
cerco di stringere su quel che ho messo insieme in questi mesi, con slanci contrastanti. vorrei imparare le top 500 canzoni cinesi di baidu ... e riordinare gli appunti delle lezioni da primo giorno, poi mi consegno alla ragione e ridimensiono la portata dei miei obiettivi a breve.
ho raccolto molto materiale da poter studiare e tradurre, mi ricordo la soddisfazione di averlo scovato e di portarlo a casa. i grandi progetti. la verità è che il tempo qui sta per finire, e quello a casa si riempirà di tutt'altro e riempirò altri scaffali della libreria coi libri che avrei voluto leggere. è la storia della mia vita. non ho rimpianti, ma file di libri intatti.
sono stata alle celebrazioni per la festa della repubblica in ambasciata. c'era moltissima gente, abbastanza benvestita e allegra, dall'aria molto rilassata. quelli con cui ho parlato facevano lavori che non esistono nel vocabolario. c'era poco da mangiare e molto da bere. sono rientrata col biglietto di qualche istituzionale, professore, architetto, una scrittrice (quella di 'il socialismo è grande') e una ragazza molto simpatica che lavora per una società francese che fa i visti. ho conosciuto anche un vinaio gentile, di poche parole molto lucide, fabio, che quando non viaggia abita a xiamen.
fanli è sotto esame. un esame di latino. considerando che studia italiano per diletto e non è uno studente di italianistica ma di scienze della comunicazione, è sbalordtivo, un esame obbligatorio di latino (latino concernente il diritto romano).