domenica 15 luglio 2012

materasso e borsellino smarrito

al ritorno dalla prima notte in ospedale, stretta nella morsa dei sensi di colpa per aver fatto dormire gianf su un materasso cui non mi ero abituata tanto facilmente nemmeno io, sono andata a comprare un materasso gonfiabile alla decathlon. ci sono cinque decathlon a pechino e una raggiungibile col metrò. ho controllato su internet che lo avessero e ho chiamato, poi sono andata due ore e mezzo di metrò tra andare e tornare, con due cambi di linea a tratta. una distanza media per questa città. nel trambusto - deprivazione da sonno, agitazione, fatica - ho perso il portamonete - quello in cui tengo i soldini per pagare, non il comitato centrale di documenti e carte. l'altra mattina al ritorno dal parco abbiamo imboccato uno di questi vicoli interni del rione, e un papà con una bambina sulle spalle mi è venuto incontro per chiedermi se non avessi perso un borsellino. e ha citofonato alla moglie, che è volata giù dalle scale e me lo ha portato. completo dei pochi soldini che c'erano dentro.
adesso è ritrovato, e anche in un modo degno di nota, ma vorrei dire questa che è una grande verità su quando perdo qualcosa. tutte le volte che perdo qualcosa penso con gratitudine all'ariosto. a me quest'idea del posto sulla luna dove stanno tutti gli oggetti smarriti mi conforta tantissimo, mi mette allegria, mi toglie la tristezza di averli persi.

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