sabato 21 luglio 2012

è dimostrato che


dedicato a tutti
e a tutto questo tempo e al tempo che deve venire!

nella foto:
le valigie ultimate. il mio braccialetto di giada finto. e le mie noci finte da far girare nella mano.
e un cetriolo, che i miei coinquilini hanno stabilito essere ottimo per accompagnare lo champagne!

saluti (la magnalonga!)



fa molto caldo, anche di notte. maratona di pranzi e cene con saluti. faticoso, fisicamente.
mercoledì doveva essere un aperitivo, champagne con arachidi e fagioli verdi con yangping (foto).
poi è tornato xiaolu e ha cucinato lui (riso bollito con cetrioli e carne saltati).
giovedì pentola della salute d'addio con fanli (una variante della marmitta sichuanese), che ci ha davvero stonato - un sacco di roba da mangiare. (foto) 
ieri pranzo di saluti con le donne embassy (foto). e saluti anche a kathy (foto).
e di pomeriggio visita alla mia insegnante di cinese commerciale, con cena semplice di riso, tofu, uova di quaglia, verza saltata (foto). dalla mia insegnante mi sono divertita. (foto di famiglia unita!)
volevo salutare anche hajime (sep) ma la sua trasformazione nel nuovo hajime (teorizzata da lui stesso), hajime.2 (come dice fanli) è difficilmente sopportabile e rende impervio il contatto. l'ultima volta era vestito come un ballerino maranzo, con quella smorfia disgustata da cartellone in faccia, e girava con una rivista patinata di cinema, con silvester stallone in copertina. le nostre forze e le nostre competenze non sono sufficienti a coprire questo capitolo di hajime metrosexual, anzi rifiutiamo ostinatamente di riconoscerlo in questa fase.

mercoledì 18 luglio 2012

un giro di valzer sul marciapiede

così ieri sono tornata a casa un po' prima del solito, per via di una cattiva notizia che mi riempiva la testa. e c'era il pezzo di marciapiede sulla porta meridionale della scuola transennato, con quattro o cinque coppie di età miste che ballavano il valzer. nell'altra metà, due coppie si esercitavano al volano. no, non era un sogno. 
queste mattine vengo all'aula studio verso le nove. così ho scoperto che la ginnastica per tutti inizia verso le 8, 8 e mezza tutte le mattine, non solo la domenica come credevo. un centinaio di persone contano ritmato e fanno semplici esercizi, sulle due rive del parco.
colpo di scena: yangping (la coinquilina), dopo quattro mesi di veto, ha acceso in frigorifero (riempiendolo di uova). me ne sono accorta dall'insolito ronzio, ieri mattina, e ho colto l'occasione per mettere finalmente in fresco la bottiglia di champagne ucraino che ci aveva regalato victoria, alla cena italiana. ierisera sono stata minutamente interrogata sulla natura della bibita, provenienza, caratteristiche, prezzo stimato ed effetti. ci siamo accordate che da vere streghe quali siamo - e ce ne vantiamo - festeggeremo l'assenza di xiaolu (l'uomo di casa) che dura da oramai cinque giorni: stasera compreremo arachidi bollite e fagiolini verdi e ci beviamo lo champagne (yangping a titolo di credenziale mi ha detto che già ieri l'altro ha bevuto due bicchieri di birra - che qui in cina fa di norma 3 gradi).
come da ordini ricevuti, ho spedito al professore le foto di noi (io e gianf) coi custodi del palazzo - che sarebbero la sarta e suo marito ciabattino e riparatore di biciclette, e il professore le ha stampate e gliele ha date. cosìcché stamattina la sarta per gratitudine mi ha fatto fare colazione con un mantou fatto integralmente da lei, e cotto così così, con anche dei fili dentro (davvero). che non era granché buono ma ho tuttavia molto apprezzato.

domenica 15 luglio 2012

vita di quartiere



così, per circa dieci giorni tolte le cliniche siamo stati nei paraggi, approfondendo la conoscenza del quartiere, comprensivo del parco antistante, delle osterie e del vicinato.
nostri posti fissi per mangiare o comprare pranzo o cena. solo clientela locale. atmosfera piacevole:
ristorante musulmano con distesa: consigliato per la cena. antipasto di arachidi e fagiolini bolliti più spiedini di agnello o di frattaglie di pollo. birra alla spina. 30-40 yuan in due.
ristorante cinese con distesa: consigliato per il pranzo o da asporto. riso con melanzane, riso con pomodoro e uovo, spaghetti saltati. birra alla spina. un piatto 10-15 yuan. con una porzione si mangia in due.
tagliatelleria. consigliato sempre. vasche da bagno di tagliatelle fresche a qualsiasi sapore. piatti da 10-15 yuan.
l'angolo dei baozi. baozeria a vapore 2x1. vende fagottini ripieni di carne e verdure, da asporto. sempre caldi, sempre freschi, rispetto alla media piccoli e cari, gode tuttavia di una certa fortuna locale. baozi da 1 yuan a 2 yuan, a seconda del ripieno. 
nostri giri fissi: al parco. la ginnastica, i balli di gruppo, il taiqi, il taiqi quan, i bambini, i cantanti, i musicisti, le calligrafie ad acqua, gli scacchi, le carte, il majiang.
nostri amici: la sarta, il riparatore di bici, il cuoco, i condomini.

materasso e borsellino smarrito

al ritorno dalla prima notte in ospedale, stretta nella morsa dei sensi di colpa per aver fatto dormire gianf su un materasso cui non mi ero abituata tanto facilmente nemmeno io, sono andata a comprare un materasso gonfiabile alla decathlon. ci sono cinque decathlon a pechino e una raggiungibile col metrò. ho controllato su internet che lo avessero e ho chiamato, poi sono andata due ore e mezzo di metrò tra andare e tornare, con due cambi di linea a tratta. una distanza media per questa città. nel trambusto - deprivazione da sonno, agitazione, fatica - ho perso il portamonete - quello in cui tengo i soldini per pagare, non il comitato centrale di documenti e carte. l'altra mattina al ritorno dal parco abbiamo imboccato uno di questi vicoli interni del rione, e un papà con una bambina sulle spalle mi è venuto incontro per chiedermi se non avessi perso un borsellino. e ha citofonato alla moglie, che è volata giù dalle scale e me lo ha portato. completo dei pochi soldini che c'erano dentro.
adesso è ritrovato, e anche in un modo degno di nota, ma vorrei dire questa che è una grande verità su quando perdo qualcosa. tutte le volte che perdo qualcosa penso con gratitudine all'ariosto. a me quest'idea del posto sulla luna dove stanno tutti gli oggetti smarriti mi conforta tantissimo, mi mette allegria, mi toglie la tristezza di averli persi.

accidenti 小事


città proibita 故宫
la città proibita io tutte le volte che l'ho vista non mi è mai piaciuta, non capisco mai cosa bisogna guardare, in che senso è bella. 
mi fanno un effetto così anche anche i templi, che passi una porta e vedi la stessa cosa che hai visto a passare la porta prima.
del resto, non mi sono piaciuti neanche i castelli della loira.
quando vedo queste residenze antiche mi viene sempre da pensare che freddo 
doveva farci d'inverno, e che scomodo il mobilio, delle sedie che starci seduti 
sembra una penitenza. e quando vedo i vestiti dei nobili dell'antichità mi sembrano
 sempre scomodi e molto pesanti, nel senso dei chili. ma forse anche i nobili di adesso 
hanno certe sedie e certi vestiti molto scomodi.

spaghetti freddi 凉面、冷面
volevo gli spaghetti freddi, quelli unti piccanti, fatti con le tagliatelle larghe, 
i germogli di soia, gli zucchini, gli arachidi e il tofu piccante. invece mi ha portato 
dei tagliolini in un brodo dolce con anche una fetta rosa di tipo manzotin. 
allora ho scoperto la differenza tra spaghetti freschi 凉面 liangmian (quelli asciutti che volevo) 
e spaghetti freddi 冷面 lengmian (quelli in brodo che mi han portato). 
queste delusioni continuo a provarle.

birra 啤酒
io e il signore del settimo piano siamo d'accordo che la yanjing 燕京 è molto più buona 
della qingdao 青岛. la qingdao è mezza dei tedeschi, ha aggiunto.

esordio, 1-2 luglio


g. arrivato puntuale alle due passate, un'ora dopo l'atterraggio (un poco in anticipo) del CA 950, all'uscita B, più alto di come me lo ricordavo, e più disteso di quanto mi aspettassi. caldo fortissimo, prendiamo pullman linea 9, condizionato banco dei surgelati, e scendiamo al capolinea. aspettiamo kathe una ventina di minuti all'ombra afosa della fermata. andiamo alla polizia e registriamo g. per la permanenza temporanea (che è da fare entro le 24 ore, chi sta in albergo la fa l'albergo, chi sta ospite la fa l'ospitante). kathe ci lascia a una fermata della metro e cambiamo tre linee per arrivare a casa. siamo a casa verso sera. il ciabattino, la sarta, non manca nessuno. il palazzo è in ordine. anche la casa è in ordine, è domenica, yangping sapeva che g. arrivava e ha pulito bagno cucina e sala. una pulizia molto sommaria, ma l'effetto è quello di uno squallore misurato. svuotiamo la valigia da tutti gli ingredienti di prima scelta - guanciale, pecorino, parmigiano, taralli, grissini... per fare la cena italiana ai compagni di scuola, l'indomani. più kinder colazione più, moka e caffè per hajime. la cena sarà un successo e hajime è tuttora in fibrillazione per l'uso della moka, rispetto a cui continua a mandare messaggi su lavaggio e manutenzione. la pasta aveva proprio sapore di casa. io provo emozioni contrastanti, in merito a questo. in fuga dalla cucina italiana. tornando al primo giorno, a cena siamo andati a mangiare al ristorante xinjianghese all'angolo, spiedini di carne, arachidi e fagiolini bolliti, e birra harbin. quando lo guardavo pensavo che bello doveva essere stare lì seduti a chiacchierare. sogno realizzato in tempo record. poi g. ha provato a fare un massaggio: ultima settimana di fuoco al lavoro, aereo e aria condizionata - g. ha male, è mezzo bloccato. temevamo di trovare chiuso, invece questo posto fa 12-2. massaggio molto energico, g. esce a pezzi, contiamo che domani sia nuovo, invece mica molto. rientriamo. dopo qualche ora abbiamo la sveglia per la partita (italia spagna, finale del campionato europeo). andiamo a vederla a sanlitun (la pechino da bere). gli italiani che ho sentito andavano tutti lì. poi qualcuno ha cambiato idea ed è andato a wudaokou (polo delle università) ma io a wudaokou non sono mai andata, non saprei orientarmi. tassisti molto laconici, per la prima volta. sanlitun è già mezza spenta, tranne la solita strada di malatang e kaochuan. troviamo altri italiani hangzhouesi disorientati, andiamo insieme al maxischermo allestito fuori da uno dei ristoranti italiani della zona. non ci si siede, e la tifoseria italiana e spagnola è mischiata. alla fine del primo tempo rientriamo in zona jingmao (mia università) e vediamo malinconicamente il secondo tempo al lakers. tutti tifosi cinesi, i più tifano italia, aria di disfatta, bottiglie vuote, fondi di birra, bucce di arachidi e fagioli verdi riempiono i tavoli, anche qui. albeggia. fischio finale, 4-0 per la spagna. torniamo a casa a piedi, non è lontano. mezzi morti. dormiamo qualche ora. g. dorme poco e si sveglia tutto un dolore. il materasso è duro, anche io avevo impiegato del tempo ad abituarmi. tanto che la cuccetta dura del treno per il shanxi mi era sembrata una favola. il secondo giorno dedicato alla cena per la classe e a brancolare nel caldo e g. a controllare il dolore, che ogni tanto prende il sopravvento e lo stende. compriamo le ciabatte di plastica. cipolla aglio pomodorini pepe sale. la cena riesce, la serata è allegra, io sono davvero troppo stanca e g. apparentemente tiene botta meglio di me - o più probabilmente è solo molto più educato. di notte lui non dorme, per il male, fino all'oki. io me ne accorgo ma non ho la forza di alzarmi e aiutarlo.