sabato 21 luglio 2012

è dimostrato che


dedicato a tutti
e a tutto questo tempo e al tempo che deve venire!

nella foto:
le valigie ultimate. il mio braccialetto di giada finto. e le mie noci finte da far girare nella mano.
e un cetriolo, che i miei coinquilini hanno stabilito essere ottimo per accompagnare lo champagne!

saluti (la magnalonga!)



fa molto caldo, anche di notte. maratona di pranzi e cene con saluti. faticoso, fisicamente.
mercoledì doveva essere un aperitivo, champagne con arachidi e fagioli verdi con yangping (foto).
poi è tornato xiaolu e ha cucinato lui (riso bollito con cetrioli e carne saltati).
giovedì pentola della salute d'addio con fanli (una variante della marmitta sichuanese), che ci ha davvero stonato - un sacco di roba da mangiare. (foto) 
ieri pranzo di saluti con le donne embassy (foto). e saluti anche a kathy (foto).
e di pomeriggio visita alla mia insegnante di cinese commerciale, con cena semplice di riso, tofu, uova di quaglia, verza saltata (foto). dalla mia insegnante mi sono divertita. (foto di famiglia unita!)
volevo salutare anche hajime (sep) ma la sua trasformazione nel nuovo hajime (teorizzata da lui stesso), hajime.2 (come dice fanli) è difficilmente sopportabile e rende impervio il contatto. l'ultima volta era vestito come un ballerino maranzo, con quella smorfia disgustata da cartellone in faccia, e girava con una rivista patinata di cinema, con silvester stallone in copertina. le nostre forze e le nostre competenze non sono sufficienti a coprire questo capitolo di hajime metrosexual, anzi rifiutiamo ostinatamente di riconoscerlo in questa fase.

mercoledì 18 luglio 2012

un giro di valzer sul marciapiede

così ieri sono tornata a casa un po' prima del solito, per via di una cattiva notizia che mi riempiva la testa. e c'era il pezzo di marciapiede sulla porta meridionale della scuola transennato, con quattro o cinque coppie di età miste che ballavano il valzer. nell'altra metà, due coppie si esercitavano al volano. no, non era un sogno. 
queste mattine vengo all'aula studio verso le nove. così ho scoperto che la ginnastica per tutti inizia verso le 8, 8 e mezza tutte le mattine, non solo la domenica come credevo. un centinaio di persone contano ritmato e fanno semplici esercizi, sulle due rive del parco.
colpo di scena: yangping (la coinquilina), dopo quattro mesi di veto, ha acceso in frigorifero (riempiendolo di uova). me ne sono accorta dall'insolito ronzio, ieri mattina, e ho colto l'occasione per mettere finalmente in fresco la bottiglia di champagne ucraino che ci aveva regalato victoria, alla cena italiana. ierisera sono stata minutamente interrogata sulla natura della bibita, provenienza, caratteristiche, prezzo stimato ed effetti. ci siamo accordate che da vere streghe quali siamo - e ce ne vantiamo - festeggeremo l'assenza di xiaolu (l'uomo di casa) che dura da oramai cinque giorni: stasera compreremo arachidi bollite e fagiolini verdi e ci beviamo lo champagne (yangping a titolo di credenziale mi ha detto che già ieri l'altro ha bevuto due bicchieri di birra - che qui in cina fa di norma 3 gradi).
come da ordini ricevuti, ho spedito al professore le foto di noi (io e gianf) coi custodi del palazzo - che sarebbero la sarta e suo marito ciabattino e riparatore di biciclette, e il professore le ha stampate e gliele ha date. cosìcché stamattina la sarta per gratitudine mi ha fatto fare colazione con un mantou fatto integralmente da lei, e cotto così così, con anche dei fili dentro (davvero). che non era granché buono ma ho tuttavia molto apprezzato.

domenica 15 luglio 2012

vita di quartiere



così, per circa dieci giorni tolte le cliniche siamo stati nei paraggi, approfondendo la conoscenza del quartiere, comprensivo del parco antistante, delle osterie e del vicinato.
nostri posti fissi per mangiare o comprare pranzo o cena. solo clientela locale. atmosfera piacevole:
ristorante musulmano con distesa: consigliato per la cena. antipasto di arachidi e fagiolini bolliti più spiedini di agnello o di frattaglie di pollo. birra alla spina. 30-40 yuan in due.
ristorante cinese con distesa: consigliato per il pranzo o da asporto. riso con melanzane, riso con pomodoro e uovo, spaghetti saltati. birra alla spina. un piatto 10-15 yuan. con una porzione si mangia in due.
tagliatelleria. consigliato sempre. vasche da bagno di tagliatelle fresche a qualsiasi sapore. piatti da 10-15 yuan.
l'angolo dei baozi. baozeria a vapore 2x1. vende fagottini ripieni di carne e verdure, da asporto. sempre caldi, sempre freschi, rispetto alla media piccoli e cari, gode tuttavia di una certa fortuna locale. baozi da 1 yuan a 2 yuan, a seconda del ripieno. 
nostri giri fissi: al parco. la ginnastica, i balli di gruppo, il taiqi, il taiqi quan, i bambini, i cantanti, i musicisti, le calligrafie ad acqua, gli scacchi, le carte, il majiang.
nostri amici: la sarta, il riparatore di bici, il cuoco, i condomini.

materasso e borsellino smarrito

al ritorno dalla prima notte in ospedale, stretta nella morsa dei sensi di colpa per aver fatto dormire gianf su un materasso cui non mi ero abituata tanto facilmente nemmeno io, sono andata a comprare un materasso gonfiabile alla decathlon. ci sono cinque decathlon a pechino e una raggiungibile col metrò. ho controllato su internet che lo avessero e ho chiamato, poi sono andata due ore e mezzo di metrò tra andare e tornare, con due cambi di linea a tratta. una distanza media per questa città. nel trambusto - deprivazione da sonno, agitazione, fatica - ho perso il portamonete - quello in cui tengo i soldini per pagare, non il comitato centrale di documenti e carte. l'altra mattina al ritorno dal parco abbiamo imboccato uno di questi vicoli interni del rione, e un papà con una bambina sulle spalle mi è venuto incontro per chiedermi se non avessi perso un borsellino. e ha citofonato alla moglie, che è volata giù dalle scale e me lo ha portato. completo dei pochi soldini che c'erano dentro.
adesso è ritrovato, e anche in un modo degno di nota, ma vorrei dire questa che è una grande verità su quando perdo qualcosa. tutte le volte che perdo qualcosa penso con gratitudine all'ariosto. a me quest'idea del posto sulla luna dove stanno tutti gli oggetti smarriti mi conforta tantissimo, mi mette allegria, mi toglie la tristezza di averli persi.

accidenti 小事


città proibita 故宫
la città proibita io tutte le volte che l'ho vista non mi è mai piaciuta, non capisco mai cosa bisogna guardare, in che senso è bella. 
mi fanno un effetto così anche anche i templi, che passi una porta e vedi la stessa cosa che hai visto a passare la porta prima.
del resto, non mi sono piaciuti neanche i castelli della loira.
quando vedo queste residenze antiche mi viene sempre da pensare che freddo 
doveva farci d'inverno, e che scomodo il mobilio, delle sedie che starci seduti 
sembra una penitenza. e quando vedo i vestiti dei nobili dell'antichità mi sembrano
 sempre scomodi e molto pesanti, nel senso dei chili. ma forse anche i nobili di adesso 
hanno certe sedie e certi vestiti molto scomodi.

spaghetti freddi 凉面、冷面
volevo gli spaghetti freddi, quelli unti piccanti, fatti con le tagliatelle larghe, 
i germogli di soia, gli zucchini, gli arachidi e il tofu piccante. invece mi ha portato 
dei tagliolini in un brodo dolce con anche una fetta rosa di tipo manzotin. 
allora ho scoperto la differenza tra spaghetti freschi 凉面 liangmian (quelli asciutti che volevo) 
e spaghetti freddi 冷面 lengmian (quelli in brodo che mi han portato). 
queste delusioni continuo a provarle.

birra 啤酒
io e il signore del settimo piano siamo d'accordo che la yanjing 燕京 è molto più buona 
della qingdao 青岛. la qingdao è mezza dei tedeschi, ha aggiunto.

esordio, 1-2 luglio


g. arrivato puntuale alle due passate, un'ora dopo l'atterraggio (un poco in anticipo) del CA 950, all'uscita B, più alto di come me lo ricordavo, e più disteso di quanto mi aspettassi. caldo fortissimo, prendiamo pullman linea 9, condizionato banco dei surgelati, e scendiamo al capolinea. aspettiamo kathe una ventina di minuti all'ombra afosa della fermata. andiamo alla polizia e registriamo g. per la permanenza temporanea (che è da fare entro le 24 ore, chi sta in albergo la fa l'albergo, chi sta ospite la fa l'ospitante). kathe ci lascia a una fermata della metro e cambiamo tre linee per arrivare a casa. siamo a casa verso sera. il ciabattino, la sarta, non manca nessuno. il palazzo è in ordine. anche la casa è in ordine, è domenica, yangping sapeva che g. arrivava e ha pulito bagno cucina e sala. una pulizia molto sommaria, ma l'effetto è quello di uno squallore misurato. svuotiamo la valigia da tutti gli ingredienti di prima scelta - guanciale, pecorino, parmigiano, taralli, grissini... per fare la cena italiana ai compagni di scuola, l'indomani. più kinder colazione più, moka e caffè per hajime. la cena sarà un successo e hajime è tuttora in fibrillazione per l'uso della moka, rispetto a cui continua a mandare messaggi su lavaggio e manutenzione. la pasta aveva proprio sapore di casa. io provo emozioni contrastanti, in merito a questo. in fuga dalla cucina italiana. tornando al primo giorno, a cena siamo andati a mangiare al ristorante xinjianghese all'angolo, spiedini di carne, arachidi e fagiolini bolliti, e birra harbin. quando lo guardavo pensavo che bello doveva essere stare lì seduti a chiacchierare. sogno realizzato in tempo record. poi g. ha provato a fare un massaggio: ultima settimana di fuoco al lavoro, aereo e aria condizionata - g. ha male, è mezzo bloccato. temevamo di trovare chiuso, invece questo posto fa 12-2. massaggio molto energico, g. esce a pezzi, contiamo che domani sia nuovo, invece mica molto. rientriamo. dopo qualche ora abbiamo la sveglia per la partita (italia spagna, finale del campionato europeo). andiamo a vederla a sanlitun (la pechino da bere). gli italiani che ho sentito andavano tutti lì. poi qualcuno ha cambiato idea ed è andato a wudaokou (polo delle università) ma io a wudaokou non sono mai andata, non saprei orientarmi. tassisti molto laconici, per la prima volta. sanlitun è già mezza spenta, tranne la solita strada di malatang e kaochuan. troviamo altri italiani hangzhouesi disorientati, andiamo insieme al maxischermo allestito fuori da uno dei ristoranti italiani della zona. non ci si siede, e la tifoseria italiana e spagnola è mischiata. alla fine del primo tempo rientriamo in zona jingmao (mia università) e vediamo malinconicamente il secondo tempo al lakers. tutti tifosi cinesi, i più tifano italia, aria di disfatta, bottiglie vuote, fondi di birra, bucce di arachidi e fagioli verdi riempiono i tavoli, anche qui. albeggia. fischio finale, 4-0 per la spagna. torniamo a casa a piedi, non è lontano. mezzi morti. dormiamo qualche ora. g. dorme poco e si sveglia tutto un dolore. il materasso è duro, anche io avevo impiegato del tempo ad abituarmi. tanto che la cuccetta dura del treno per il shanxi mi era sembrata una favola. il secondo giorno dedicato alla cena per la classe e a brancolare nel caldo e g. a controllare il dolore, che ogni tanto prende il sopravvento e lo stende. compriamo le ciabatte di plastica. cipolla aglio pomodorini pepe sale. la cena riesce, la serata è allegra, io sono davvero troppo stanca e g. apparentemente tiene botta meglio di me - o più probabilmente è solo molto più educato. di notte lui non dorme, per il male, fino all'oki. io me ne accorgo ma non ho la forza di alzarmi e aiutarlo.

ricapitoliamo - mezzo luglio a pechino


il blog è stato muto due settimane già che il mio editor era qui in sopralluogo nella capitale del nord.
qualcosa ho scritto nel frattempo, molto ho in mente e scriverò in questi giorni, a imperitura memoria.
inizio dunque a mandare le note di viaggio. gianfranco a pechino 1-14 luglio 2012.

venerdì 29 giugno 2012

filacciosa


giorno di consegna diplomi. pieni voti. quell'atmofera concitata e filacciosa di saluti di quando finiscono le vacanze. sembra la mattina dopo il mercato, con gli avanzi per la strada. aulastudio semideserta. la lavatrice lava male o non centrifuga abbastanza, anche i vestiti sanno di pozzanghere. piove da giorni. ho lasciato da qualche parte la giacca impermeabile. peccato, era comoda. ma la cerniera era difettosa. una compagna coreana mi ha relagato una bottiglia di liquore di riso. non riesco a capire quanti gradi fa, ma ha un sapore dolciastro, interessante.

mala tang


cena di classe. col ristoratore.
io ho fatto 14 stecchini.

spaghetti freddi


giovedì 28 giugno 2012

uovo piumato


siamo andati a trovare questi nostri compagni di viaggio (nel viaggio in shanxi), che abitano appena fuori pechino, verso est. con il bagno alla campestre fuori casa e senza acqua corrente. accoglienza di prima, con banchetto d'onore, solo cibi mezzo medicinali, stranissimi, da sogno della camera rossa, e maotai invecchiato dieci anni (che a un banchetto così si beve nel bicchiere alto, un bicchiere grande, non da grappa). come tutti gli onori, bisogna meritarseli. sapevo che sarebbe stato tosto, ma è stato più tosto del previsto. come sanno guardarti quando ti tiri indietro e crollano la testa come dire ho invitato al mio tavolo un ospite che non vale un soldo di cacio. rimproverata 'i comunisti non hanno paura di niente!', ho dovuto mostrare la scorza, e fare la mia parte. ho mangiato un uovo piumato, che è un uovo sodo col pulcino mezzo formato. la testa è formata e crocchia forte sotto i denti, bisogna masticare con convinzione. e bevuto un po' alla volta il mio bicchiere di maotai, onorando ogni brindisi. mi sento soldato joker alla fine di full metal jacket. però siamo stati bene, belle persone, davvero accoglienti, tutti insegnanti di scuola media. inoltre, sono ancora viva. me ne rallegro.

domenica 24 giugno 2012

sgoccioli(i)


giorni di grandi piogge. le strade diventano corsi d'acqua. ieri uno studente cinese in ciabatte di plastica - molto più adatte al guado delle mie scarpe allacciate - mi ha prestato un ombrello mentre tornavo a casa.
tempo di esami, anche per i locali. di mattina davanti alla biblioteca c'è una coda di un chilometro.
studio svogliata file di parole. unità didattiche del secondo semestre:
pubblicità, reclami, cambiare lavoro. lancio di un nuovo prodotto, trattativa, contratto, rappresentanza esclusiva e franchising. mercato auto, mercato immobiliare, mercato di beni di lusso, banche e assicurazioni.
ieri festa delle barche drago, in ricordo del poeta qu yuan http://it.wikipedia.org/wiki/Qu_Yuan. i fagottini di riso festivi chiusi nella foglia che vendono normalmente a pechino sono pessimi, insipidi, solo con qualche orfano dattero all'interno. ho rimpianto quelli saporitissimi ripieni di carne e prelibatezze che facevano taipei.
incontrato in aula studio mario, studente sardo che da due anni usa la specialistica per vincere borse di studio e vivere in giro per il mondo. londra, caracas, ora qui. ora so cosa sono cluster e incubatori.
leggo spinoza e muoio dal ridere. dolcissima patria.
invio foto di classe (creata da weijuan, compagna thai)

domenica 17 giugno 2012

grizzly (wo)man

esperimento di ibridazione riuscito. mi chiedono se sono un sangue misto! (grandissimo risultato e molto ambito, essendo evidente che non sono cinese, il fatto che mi percepiscano come mezza cinese è un grande onore. gli occhiali cinesi fanno la loro parte.)
ieri provato un qipao (di cotone), che stava proprio bene, ma devo trovare le scarpe adatte. vorrei comprarmi anche un braccialetto di giada. poi per ora basta, per fasciare i piedi ormai è tardi... (poi col qipao posso andare a fare la cameriera al ristorante!)
mangiato la marmitta sichuanese con fanli, buonissima, ha insistito per farmi la vaschetta da immersione originale sichuanese, con chili di aglio, erba cipollina, coriandolo (così ho anche scoperto cos'è quell'erba che sa di calze di nylon d'estate) e tanto tanto tanto olio di sesamo. la marmitta sichuanese funziona così. una vasca di brodo bollente piccantissimo in cui immergere fette di carne (sottili come noi tagliamo lo speck), pezzi di pesce, polpa di gamberetti, funghi e qualsiasi altra cosa (ma a fanli non piaccione le verdure, quindi in nostro era carne e pesce), tolto dal caderone rimmerso nella propria tazza, nel pinzimonio aglioso e unticchioso, e mangiato. buonissimissimo, dà una specie di capogiro.
visto che fanli ha offerto la cena, gli ho fatto un pezzo di compito per l'esame di latino, che ha domani. analisi grammaticale dei verbi della vulgata esodo 20, 1-17 (i dieci comandamenti). sono rimasta di stucco. i cinesi hanno dei programmi d'esame interessantissimi, mi pare un comunismo ben illuminato. il libro di latino vorrei comprarlo, in un semestre hanno studiato il latino che io ho studiato in cinque anni, una grammatica che fila liscia come l'olio e un'antologia affascinante. e io che pensavo fosse uno scherzo, l'esame di latino al primo anno di scienze della comunicazione in cina.

martedì 12 giugno 2012

la porta cinese

vi suggerisco davvero di guardare anche questo.
non sto a introdurre niente, si capisce benissimo da sé, e non ho capito niente più di voi, e, come spero molti di voi, provo sentimenti contrastanti.
quello che si vede nel documentario è una questione cruciale, che sfugge a chi si fa un'idea della cina leggendo gli speciali dell'economist. è quella che ho visto di più, in questi mesi qui.

i ragazzi della terza C


gran bel documentario sulla vita di studenti professori famiglie eccetera durante l'ultimo anno di superiori (in vista del gaokao) in una scuola superiore normale, sulle montagne del fujian

sabato 9 giugno 2012

Questa è una storia vera accaduta in uno stabilimento di lavorazione della carne



ancora una cosa su chongqing, insieme a questa panoramica dal fascino sinistro.
girano voci davvero pittoresche su questa città, anche tra cinesi. il cibo è tutto piccantissimo e si mangia la marmitta sichuanese tre volte al giorno.


bene. oggi leggevo i titoli dei temi usciti all'esame di stato, che sono diversi a seconda della provincia - o della municipalità, nel caso di Pechino, Shanghai, Chonging... - per farmi un'idea.

erano quasi tutti brevi testi da commentare, e si trattava nella più parte dei casi di brani abbastanza difficili, molto evocativi ed estremamente lirici - o alquanto lirici.
sentite cosa è uscito a chongqing:

Questa è una storia vera accaduta in uno stabilimento di lavorazione della carne. Prima di iniziare a lavorare, un operaio è entrato in una cella frigorifera per controllare e la porta della cella si è improvvisamente chiusa, lui è rimasto intrappolato dentro e ha lottato per cinque ore tra la vita e la morte.

Improvvisamente, la porta si è aperta, la Sicurezza della fabbrica è entrata in suo soccorso.
Così han chiesto alla Guardia di Sicurezza: "Perché ti è venuto in mente di aprire la porta, questo non fa parte delle tue mansioni!" La guardia di sicurezza ha detto: "Ho lavorato in questa azienda per 35 anni, e delle centinaia di lavoratori che tutti i giorni mi passano davanti, lui è l'unico che tutte le mattine mi da il buongiorno e tutte le sere mi saluta quando se ne va." "Oggi, è entrato, mi ha detto 'ciao', ma non l'ho sentito dire: 'Ci vediamo domani'." "Ogni giorno aspetto i suoi 'Ciao' e 'A domani', ma oggi non mi ha salutato, così ho pensato che dovesse essere ancora da qualche parte nel palazzo, così ho iniziato a cercare e l'ho trovato."

L'eterna primavera di Chongqing

Eh, sì... invogliare, invoglia! http://en.wikipedia.org/wiki/Chongqing
 
Chongqing has a monsoon-influenced humid subtropical climate (Köppen Cfa), and for most of the year experiences very humid conditions. Known as one of the "Three Furnaces" of the Yangtze River, along with Wuhan and Nanjing, its summers are long and among the hottest and most humid in China, with highs of 33 to 34 °C (91 to 93 °F) in July and August in the urban area. Winters are short and somewhat mild, but damp and overcast. The city's location in the Sichuan Basin causes it to have one of the lowest sunshine totals annually in China, at only 1055 hours.
Chongqing, with over 100 days of fog per year, is also known as the "Fog City" (雾都), and a thick layer of fog shrouds it for 68 days per year during the spring and autumn. During the Second Sino-Japanese War, this special weather possibly played a role in protecting the city from being overrun by the Imperial Japanese Army. In recent years, the strong industrial development has degraded the air quality further, and the municipal government has been aggressively trying to improve the city's air quality.The so-called "blue sky days" (days with air quality within or better than slight pollution) number have been on the rise.

oltre centosessanta città


affascinante (e beccatevi la foto di chongqing!)

mina ha smesso il velo


mina, la mia amica iraniana, ha trovato un fidanzato americano decisamente oversized, che mi ha mostrato soddisfatta in una fotografia di lui e i suoi fratelli, tutti oversized e tutti vestiti da orso. ma lei viene apposta a cercarmi e ride con la faccia furba e ha smesso il velo.

maglietta del giorno

bisognerebbe fare un reportage su un mese di magliette scritte, a pechino.
ci penso spesso quando leggo le antologie che si portano scritte addosso gli studenti nel campus o gente svariata in metropolitana o nei posti affollati per lo shopping.
oggi al parco, una ragazza magretta dall'aria un po' spenta sfoggiava uno stampatello cubitale: I'M NOT EASY BUT WE CAN DISCUSS ON IT

speciale gaokao 高考

http://www.chinadaily.com.cn/china/2012-06/08/content_15489766.htm

Rendere il Gaokao un esame più equo per tutti

Circa 9,15 milioni di studenti hanno partecipato all'esame nazionale di ammissione all'università, o gaokao, quest'anno. Questo numero è diminuito di 1,4 milioni rispetto ai 10,5 milioni del 2008. A Shanghai, solo 55mila studenti hanno sostenuto l'esame quest'anno, e di questi circa 49mila saranno iscritti. Così non è più una gara così dura, a Shanghai.

Tuttavia, 12 province, la metà dei quali nella parte ovest della Cina, hanno visto un aumento evidente del numero di partecipanti al gaokao quest'anno, rendendo l'esame più competitivo in quelle regioni.

Questo è il quadro reale del gaokao oggi. È molto più facile rispetto al passato per i diplomati delle scuole superiori entrare nelle università nelle province sviluppate in Oriente, mentre è più difficile per le loro controparti delle province occidentali meno sviluppate.

Molti meno studenti nell'ovest povero possono permettersi di studiare all'estero rispetto all'est. E molti bambini che studiano e vivono in grandi città con i loro genitori lavoratori migranti devono tornare alle loro città di origine per sostenere l'esame nazionale di ammissione all'università, perché il loro hukou - registrazione della residenza - rimane nelle loro città.
Così le autorità nazionali di istruzione dovrebbero non solo sostenere più fortemente il miglioramento della qualità dell'istruzione nell'ovest, ma anche aumentare il numero degli aventi diritto all'iscrizione all'università nelle province dell'ovest per rendere più facile per gli studenti l'accesso all'istruzione superiore.
L'anno scorso gli studenti iscritti all'Università di Pechino sono stati meno di uno ogni 10.000 dalle province di Henan, Shandong e Hubei; mentre il rapporto è di 32,6 su 10mila per gli studenti di Pechino. E la possibilità per gli studenti con hukou di Shanghai di entrare alla Fudan [n.d.r. università economica più prestigiosa della Cina e forse l'unica che goda di prestigio internazionale] è di 53 volte superiore a quella della media nazionale.
L'hukou è una barriera artificiale che impedisce agli studenti di andare a scuola e partecipare al gaokao fuori dalla loro città natale.
Dal momento che il gaokao è uno dei mezzi più importanti per regolare in base al merito l'accesso degli studenti alle università, le autorità dovrebbero fare del loro meglio per rendere il gioco più equo per tutti.
E' una buona notizia che a Pechino, nelle province di Fujian e Shandong già si stia sperimentando la possibilità di accesso all'esame agli studenti senza hukou locale. E il Ministero della Pubblica Istruzione ha anche indicato chiaramente che altre province dovranno muoversi in questo senso.
Aspettiamo con impazienza più progressi in questo campo. 

diventare sinofoni

la verità è che pochi se lo possono permettere, ma di recente mi è capitato camminando nella metro (i cambi tra una linea e l'altra sono delle piccole affollate escursioni, per lunghezza e dislivello) di sentire ragazzi occidentali parlare un cinese davvero fluente, non dico per ricchezza lessicale perché eran discorsi da tutti i giorni, ma impressionantemente locale per intonazione e cantilena, e lo sfoggiavano come altri portano in giro una bella donna o guidano una macchina di grossa cilindrata, perfettamente immaginando l'effetto, con gente che si voltava più volte per accertare che non fossero cinesi a parlare. sentito anche ragazze, al centro studio, un'inglese e una polacca, direi.
l'insegnante di conversazione, un'insegnante molto severa e molto dedicata al suo lavoro, è uscita con l'infelice trovata che la lingua è una questione di DNA e che gli orientali avrebbero a suo dire qualche vantaggio genetico (legato forse al gene degli occhi a mandorla?) ad imparare il cinese. questo è falso e razzista. anche se i vantaggi della parentela linguistica e della vicinanza culturale si riflettono in molti aspetti, dalle parentele linguistiche (un amico vietnamita mi spiegava che la somiglianza lessicale tra il vietnamita e il cinese gli permette di azzeccare sinonimie e sfumature di significato, i compagni di scuola giapponesi spesso non fanno altro che pronunciare in cinese i kanji - caratteri cinesi usati i giapponese) alla consuetudine di mangiare con le bacchette o di mangiare il riso, o di girare con l'ombrello da sole, o di come ci si rivolge a un insegnante, o di come si risponde a un complimento. tutto questo ha ripercussioni nella lingua intesa tutta quanta, testo e contesto. non significa che gli orientali imparino il cinese meglio degli occidentali, anzi, può succedere come per l'inglese, che potendo parlicchiarlo o leggicchiarlo più immediatamente di fatto si accontentino di una confidenza sinofona mediocre, come noi spesso facciamo con l'inglese. 
diventa anche sempre più affascinante la questione dei grandi dialetti parlati dai cinesi e specialmente dai cinesi del sud-est asiatico (cantonese, hokkien, hakka) in contrapposizione al mandarino. 

mercoledì 6 giugno 2012

starei bene, ma il tempo comincia a tirare (più che stringere, tira).

mentre la terra trema e tira giù i campanili, qui trascorre ordinata la calda primavera pechinese.
il tempo è molto variabile, ci sono giornate fresche piene di vento, e altre caldissime fino a sera. la notte è sempre molto fresca.
sono alle prese con la complicata logistica del dopo ritorno, tipo cercare casa a trieste e il piano voli del viaggio in cina in settembre (!), senza mancare ad alcuni matrimoni epocali che non vorrei proprio perdermi!
cerco di stringere su quel che ho messo insieme in questi mesi, con slanci contrastanti. vorrei imparare le top 500 canzoni cinesi di baidu ... e riordinare gli appunti delle lezioni da primo giorno, poi mi consegno alla ragione e ridimensiono la portata dei miei obiettivi a breve.
ho raccolto molto materiale da poter studiare e tradurre, mi ricordo la soddisfazione di averlo scovato e di portarlo a casa. i grandi progetti. la verità è che il tempo qui sta per finire, e quello a casa si riempirà di tutt'altro e riempirò altri scaffali della libreria coi libri che avrei voluto leggere. è la storia della mia vita. non ho rimpianti, ma file di libri intatti.
sono stata alle celebrazioni per la festa della repubblica in ambasciata. c'era moltissima gente, abbastanza benvestita e allegra, dall'aria molto rilassata. quelli con cui ho parlato facevano lavori che non esistono nel vocabolario. c'era poco da mangiare e molto da bere. sono rientrata col biglietto di qualche istituzionale, professore, architetto, una scrittrice (quella di 'il socialismo è grande') e una ragazza molto simpatica che lavora per una società francese che fa i visti. ho conosciuto anche un vinaio gentile, di poche parole molto lucide, fabio, che quando non viaggia abita a xiamen.
fanli è sotto esame. un esame di latino. considerando che studia italiano per diletto e non è uno studente di italianistica ma di scienze della comunicazione, è sbalordtivo, un esame obbligatorio di latino (latino concernente il diritto romano).

mercoledì 30 maggio 2012

le tre botteghe che vendono cose che non capisco

non capivo cosa fossero le tre botteghe sulla mia strada, 寿衣寿盒, vestiti e scatole, e non mi davo la pena di cercare il carattere ripetuto.
tutte e tre le botteghe stranamente vendono le stesse cose, piuttosto lussuose e apparentemente non di uso quotidiano, tessuti sgargianti in confezioni tipo i nostri piumini da letto, chiusi in grosse borse quadrate di plastica trasparente con cerniera. quanto alle scatole, da fuori non vedevo nessuna scatola. sono stata diverse volte lì lì per entrare e chiedere, ma poi lasciavo perdere, pensando che prima o poi avrei potuto chiedere a un amico. mi sembrava strano, su una strada di case popolari, queste tre botteghe. e continuavo a leggere sbagliato il carattere che non conoscevo, 寿 lo leggevo 套, "set".
ieri ho osservato meglio il carattere e oggi ho chiesto all'insegnante.
sono gli abiti funebri e le scatole per le ceneri. i cinesi vengono sepolti con l'abito tradizionale. ma perché tre in un venti metri di strada?
perché abiti di fianco all'ospedale. ah, vedi.  

una soluzione armoniosa alle preoccupazioni sociali

un paese dove il dissenso è così represso che un coro degli scontenti http://www.complaintschoir.org/ ha cantato a canton il 20 maggio (su prezzi, condizioni di lavoro, mezzi pubblici), e ha un articolo a tutta pagina del china daily dedicato, con interviste e due grandi fotografie a colori.

lunedì 28 maggio 2012

martin jacques, when china rules the world

ieri sera sono andata a sentire martin jacques http://www.martinjacques.com/, when china rules the world, al bookworm.
martin jacques è un oratore mediocre, e mi è sembrato dicesse delle ovvietà senza circostanziarle, con largo uso di petizioni di principio. china is different. il libro è un best seller, con tutti i limiti scientifici dei bestseller. ero intenzionata a non parlarne neppure, ma viste le reazioni indignate del pubblico (sulla tesi, non sulla qualità degli argomenti) e questo ultimo articolo letto di passaggio su tibet e diritti umani, provo invece a riassumere alcuni punti.
intanto, il signor jacques consiglia un altro best seller, che vi segnalo:
THE CHINA WAVE, Rise of a Civilizational State, by Weiwei Zhang (Fudan University, China, Chunqiu Institute, China & Geneva School of Diplomacy and International Relations, Switzerland) 
l'occidente è, a vari gradi, dominante. non abbiamo conosciuto nient'altro. noi, i nostri padri, i nostri nonni hanno conosciuto solo questo.
le nazioni occidentali sono naturalmente dominanti.
il modello occidentale è universale.
l'occidente ha un'autorità naturale sul resto del mondo.
l'occidente pensa a sé stesso come alla cultura più cosmopolita, in realtà è la più provinciale.
stato-nazione vs stato-civiltà. gli stati occidentali hanno un'identità fortissimamente legata alla costituzione degli stati nazionali, l'identità cinese è legata a un'esperienza di civiltà più che di nazione. la cina è un paese enorme, con una grande diversità interna e un'organizzazione centralizzata. una diversa concezione di sovranità, che non implica un solo sistema (hongkong, macao, taiwan). malgrado la grande diversità etnica il 90% dei cinesi pensa sé stesso come han, e il senso di identità culturale cinese è molto forte. governance. per gli stati occidentali la legittimità del governo è una funzione democratica e lo stato ha un ruolo problematico. per la cina no: lo stato difende ed esprime la civiltà cinese, e non potrebbe avere funzione più importante. la stragrande maggioranza dei cinesi si dice relativamente o totalmente soddisfatta del governo. il governo cinese governa un sesto della popolazione mondiale, ed è efficiente. l'unione europea non è neppure lei democratica in sé (benché formata da stati loro stessi democratici) e non è efficiente. soft-power. misurare il soft-power è misurare l'appeal o la mancanza di appeal di un paese, ma la distinzione tra hard-power (potere militare ed economico) e soft-power (potere culturale) è aleatoria. di fatto il soft-power dipende dall'hard power: chi aspira ad essere povero, affamato e a frequentare scuole scadenti? la cina è un paese in via di sviluppo e come tale è poco attraente per i paesi sviluppati, ma è un modello sempre più attraente per gli altri paesi in via di sviluppo. nel 2009 i prestiti della cina all'africa superavano quelli della banca mondiale. la cina non ha una vera e propria storia coloniale di espansione militare. la cina è un paese già abbastanza grande e difficile da governare, le sue guerre sono sempre solo state guerre di confine. così come i paesi occidentali, la cina concepisce in modo universalistico la propria posizione nel mondo, ma il suo approccio non è espansionistico militare, la cina è il regno del centro, nei suoi confini, ed esercita sugli altri paesi un'influenza in ragione della propria superiorità culturale. il dominio dell'occidente è un fatto degli ultimi duecento anni, niente per il metro cinese.

le lezioni americane: diritti umani

stando qui è più facile. un utilissimo esercizio per allenarsi a cambiare il punto di vista.
WASHINGTON - The United States on Thursday released its controversial annual human rights report, once again pointing its finger at the human rights situation in other countries and regions, a notorious practice of interfering in other's internal affairs.
Ignorando gli evidenti risultati ottenuti dalla Cina nella tutela dei diritti e della libertà dei suoi cittadini, il rapporto immotivatamente critica la Cina per il continuo "deterioramento" delle questioni chiave della situazione dei diritti umani nel 2011. Erroneamente imputa le immolazioni di monaci e monache nelle regioni tibetane a "restrizioni politiche e mancanza di libertà religiosa". La Cina ha messo in chiaro che l'auto-immolazione di monaci e monache nelle regioni tibetane hanno motivi politici​, essendo parte della strategia della cricca del Dalai Lama per internazionalizzare la questione Tibet. La Cina è stata coerente nel respingere il rapporto in cui gli Stati Uniti puntano il dito contro la Cina, rispondendo a tutta le distorsioni e accuse. Si ritiene che il governo degli Stati Uniti stia continuando a utilizzare il tema dei diritti umani come strumento politico per diffamare le altre nazioni e per perseguire i propri interessi strategici. Il governo cinese si è impegnato a proteggere i diritti umani, e ha ammesso apertamente che ha divergenze con gli Stati Uniti sulle questioni relative ai diritti umani. E 'anche disposto a dialogare sul tema con gli USA sulla base di uguaglianza e rispetto reciproco, tuttavia si oppone decisamente all'ingerenza straniera negli affari interni della Cina con il pretesto dei diritti umani. In risposta al rapporto, la Cina sta stilando the Human Rights Record of the United States since 1998 per ribattere alle critiche impudenti degli Stati Uniti sulle condizioni di diritti umani in Cina.

sabato 26 maggio 2012

fotografie della settimana


panino di farina di riso con ripieno dolce di sciroppo caramellato.
insalata di loto piccante e torta dolce di riso e sesamo a vapore.
insegnante di cinese commerciale.
classe in preparazione alla gara canora (siamo arrivati terzi, ma a parimerito con altri).
rose a fianco della biblioteca.
compagna di classe giapponese (peccato si vede scorciata, lei è una vera principessa).
palco finale della serata durante la quale abbiamo cantato we are the world (al centro del palco riconoscerete sep vestito da sposo - faceva il presentatore - e per giunta con le lenti a contatto - deve essere davvero un traffico mettere le lenti a contatto)