mercoledì 6 giugno 2012

starei bene, ma il tempo comincia a tirare (più che stringere, tira).

mentre la terra trema e tira giù i campanili, qui trascorre ordinata la calda primavera pechinese.
il tempo è molto variabile, ci sono giornate fresche piene di vento, e altre caldissime fino a sera. la notte è sempre molto fresca.
sono alle prese con la complicata logistica del dopo ritorno, tipo cercare casa a trieste e il piano voli del viaggio in cina in settembre (!), senza mancare ad alcuni matrimoni epocali che non vorrei proprio perdermi!
cerco di stringere su quel che ho messo insieme in questi mesi, con slanci contrastanti. vorrei imparare le top 500 canzoni cinesi di baidu ... e riordinare gli appunti delle lezioni da primo giorno, poi mi consegno alla ragione e ridimensiono la portata dei miei obiettivi a breve.
ho raccolto molto materiale da poter studiare e tradurre, mi ricordo la soddisfazione di averlo scovato e di portarlo a casa. i grandi progetti. la verità è che il tempo qui sta per finire, e quello a casa si riempirà di tutt'altro e riempirò altri scaffali della libreria coi libri che avrei voluto leggere. è la storia della mia vita. non ho rimpianti, ma file di libri intatti.
sono stata alle celebrazioni per la festa della repubblica in ambasciata. c'era moltissima gente, abbastanza benvestita e allegra, dall'aria molto rilassata. quelli con cui ho parlato facevano lavori che non esistono nel vocabolario. c'era poco da mangiare e molto da bere. sono rientrata col biglietto di qualche istituzionale, professore, architetto, una scrittrice (quella di 'il socialismo è grande') e una ragazza molto simpatica che lavora per una società francese che fa i visti. ho conosciuto anche un vinaio gentile, di poche parole molto lucide, fabio, che quando non viaggia abita a xiamen.
fanli è sotto esame. un esame di latino. considerando che studia italiano per diletto e non è uno studente di italianistica ma di scienze della comunicazione, è sbalordtivo, un esame obbligatorio di latino (latino concernente il diritto romano).

1 commento:

  1. In nessuna parte di terra mi posso accasare.
    A ogni nuovo clima che incontro mi trovo languente che una volta già gli ero assuefatto .
    E me ne stacco sempre straniero.
    Nascendo tornato da epoche troppo vissute, godere un solo minuto di vita iniziale
    Cerco un paese innocente.
    (1918)

    Sventurati quelli che hanno scorto una ragazza nel metro' e si sono innamorati di colpo e l'hanno seguita impazziti e l'hanno persa per sempre tra la folla.
    Perché saranno condannati a vagare senza meta per stazioni e a piangere sulle canzoni d'amore che i musicisti ambulanti intonano nel tunnel.
    E forse l'Amore non e' che questo :
    Una donna o un uomo che scende da un vagone in una stazione del metro' e brilla per pochi secondi e si perde senza nome nella sera .
    Oscar Hahn ( 1938) Cile

    La mia poesia somiglia ai piccoli fiori senza nome che si aprono quieti in mezzo alle umane solitudini, seguendo brezze e piogge di stagione.
    Gu Cheng (1956-1993) Cina



    Sventurati quelli

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