sabato 21 aprile 2012

pioggia nel pineto


è tornato il freddo, coi temporali. le strade si allagano. è complicato camminare durante o poco dopo una forte pioggia. sono sotto esame, e sto in biblioteca fino alla chiusura. e regolarmente quando esco per rincasare viene giù il cielo. (chi ha sfoggiato il guardaroba estivo pare non curarsene e insiste con canottiera pantaloncini e ciabattine da spiaggia.) ieri c'era una fila lunghissima di studenti cinesi dell'università che aspettavano. hanno aspettato diverse ore mentre pioveva, in un serpentone ordinato, che faceva diverse curve seguendo la strada. aspettavano per comprare il biglietto per sedersi alla lezione di non ho capito chi. ho chiesto diverse volte ma non ho trovato chi avesse voglia di spiegarmi (forse la lunga attesa sotto la pioggia li innervosiva, normalmente sono piuttosto bendisposti e collaborativi a spiegarsi, io dopo un po' ho smesso di provare a chiedere, pareva di infierire). lungo le strade interne del campus ci sono bacheche che ospitano manifesti che cambiano di tanto in tanto. prima c'erano gli studenti modello di quest'anno, con foto, curriculum con meriti accademici, e presentazione informale dello stesso. adesso ci sono i professori in scambio. etica la insegna una giovane laureata a macerata in filosofia morale. sono cominciati gli esami (per noi della scuola di lingua). tutte le prove di esame si superano imparando a memoria quel che abbiamo imparato a lezione. non prepararli pare brutto, in quanto capoclasse devo mostrare un certo impegno, e sto studiando anch'io. certo, per me è molto più facile imparare l'impiego e cimentarmi nell'uso dei termini e delle strutture e del frasario, con variazioni sul tema. è proprio poco stimolante mandare a mente esercizi svolti, mi accorgo che la mia testa fa resistenza. le lezioni dopo un breve intervallo in cui mi sono parse noiosissime sono tornate interessanti. le professoresse ci parlano spesso di cultura e società. i beni di lusso cinesi (non i beni di lusso in cina): grappa, sigarette, tè, seta ricamata, porcellana, giada. ho una bella presentazione in ppt, che passa in rassegna marche e prezzi. fasi di sviluppo della ricchezza del paese e sperequazione sociale. demografia e invecchiamento della popolazione. dagli anni 50 alla fine degli anni 70 la popolazione è passata da 500 a 900 milioni di persone. poi è iniziato il controllo delle nascite. i nati negli anni 50 stanno cominciando ora ad andare in pensione. da qui in poi la situazione diventerà seria. nel 2000 il rapporto tra lavoratori e non era di 10:1, nel 2050 secondo le previsioni sarà di 2,8:1. oggi i 2/3 degli ultra 60enni è malato o disabile. i nati negli anni 50 sono i più sfortunati di tutti. da piccoli c'era carestia e quando sono stati in età, erano stati soppressi gli esami per studiare all'università, e sono andati in campagna per la rieducazione. i nati negli anni 60 sono stati molto più fortunati perché quando sono stati in età proprio allora si sono riaperti gli esami per entrare all'università, e per vent'anni il lavoro per un laureato è stato garantito. adesso sono esplosi i numeri dei diplomati che fanno l'esame per entrare all'università e che entrano, e al lavoro non ci pensa più lo stato, per i nati negli anni 80 è un discreto problema, se ne laureano troppi, continuano a studiare post-laurea, chi può va a studiare all'estero (ne sappiamo qualcosa). le aziende cinesi badano moltissimo al titolo di studio, qui un phd significa più facile trovare lavoro e stipendio più alto, rispetto allo studio sono molto meritocratici (mi sentirei di dire che questo in italia non è molto vero, noi abbiamo questo mito dell'intraprendenza, vabbè, non so, lasciamo perdere). sabato scorso sono andata a wudaokou, il quartiere delle più prestigione università di pechino e del paese. la qinghua (ingegneria e tecnica), la beida (matematica e scienze) e la renmin (scienze politiche, sociali e economiche). non capisco molto, per i cinesi è una questione importantissima quella delle università prestigiose, stanno sempre dicendo dove si sono laureati questo e quello, tutti vorrebbero che i figli entrassero in queste università, specialmente le prime due. la qinghua è sempre piena di turisti cinesi che si fanno fotoricordo. c'è la piscina all'aperto e dei bellissimi campi da calcio e per ogni altro sport. la mensa è riservata agli studenti della qinghua. (mentre le altre mense universitarie no, e visto che costano poco e si mangia bene, spesso ci si trova molto altro popolo). è curioso che a seconda del punteggio dell'esame puoi entrare qui o là, cioè la scelta se studiare ingegneria, matematica o storia è data dal punteggio dell'esame e non dall'inclinazione. prima mi ha stupito, poi ci ho pensato e sono moderatamente d'accordo. le inclinazioni nei giovani sono questioni troppo fragili per farne una direzione di carriera. coloro che lavorano all'interno dell'università con funzioni parascolastiche di basso profilo - bidelle, lavapiatti, cuochi, guardie, impiegati nei negozi del campus, vivono gratuitamente nel campus (nei seminterrati, in stanze coi letti a castello). chi lavora in portineria, in edifici universitari o nei casotti a fianco dei condomini, tipo anche il mio, ha il letto nell'abitacolo e ci vive. è piuttosto diffuso tra gli studenti universitari - ragazzi e ragazze - portare occhiali finti, montature di plastica senza lenti. suonare il clacson a lungo significa il semaforo è rosso ma passerò ugualmente, è una pratica di fatto consentita. mi pare non ci siano controlli sui limiti di velocità, e col fatto che nemmeno il colore dei semafori garantisce il via libera, e che la strada presa per il largo è comunque una discreta gita da attraversare, spesso involontariamente mi immagino il corpo sfracellato dall'impatto (so che è macabro e mi scuserete, ma forse questa è tra tutte la cosa a cui mi abituo meno. attraversare la strada mi angoscia un po'). i miei compagni di classe che hanno partecipato a una gara canora e si sono qualificati al primo e al secondo posto. al primo posto il nostro mitico sepolcro, che ha cantato una canzonetta giapponese ballando proprio da popstar giapponese e mandando in visibilio il pubblico, al secondo posto una thai, che dopo una prova canora non eccezionale si è giocata l'asso con un ballo classico thai in costume. ho fatto i video di entrambi, se riesco a combinare li carichero sul blog. (questo è motivo di forte orgoglio per un capoclasse, considerando che ci saranno una cinquantina almeno di classi). per ora vi mando le foto, nella prima le compagne thai sono quelle che fanno V con le dita, e la danzerina è quella in seconda fila, nella seconda riconoscerete sepolcro e il ragazzone che ha di fianco è il partner cinese del duo (era una gara canora a coppie, uno studente in scambio e uno studente cinese). 

1 commento:

  1. Da mercoledì a sabato , senza notizie, si era già in crisi di astinenza tutti !!!!
    Questa poesia e' dedicata a te ! C'est toi.

    Il mare brucia le maschere , le incendia il fuoco del sale.
    Uomini pieni di maschere avvampano sul litorale .
    Tu sola, potrai resistere al rogo del carnevale .
    Tu sola, che , senza maschere, nascondi l' arte di esistere .

    Giorgio Caproni

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