domenica 1 aprile 2012

note di viaggio (seguiranno le foto)

la stazione dei treni è un posto piuttosto impervio. il nostro treno partiva dalla stazione ovest, la metropolitana non ci arriva. dopo la metropolitana abbiamo preso un autobus di quelli dove si sta compressi. la stazione è molto molto molto grande. c'è moltissima povera gente con equipaggiamento da viaggio raffazzonato, grandi borse, sacchi e secchi di plastica. incontriamo la prima guida ci ci consegna i biglietti, andiamo la binario. c'è una fila enorme di gente che aspetta accampata. noi abbiamo il posto con cuccetta dura. diversamente da quello che si aspettavamo, è comodo. pulito, confortevole e siamo coccolatissimi dalle nostre compagne di scompartimento. ogni carrozza ha un responsabile del servizio che passa a distribuire acqua calda e a prendere l'immondizia, a ogni fermata (e il treno lento ne fa moltissime) scarica l'immondizia e fa pulire le due latrine. le coperte sono calde e pulite, il materasso è basso ma contrariamente al nome, è piuttosto morbido, decisamente più morbido di quello di casa. mezzora prima della nostra fermata, il responsabile ci sveglia.
wutai shan. siamo nell'albergo bello, abbiamo gli scarafaggi in abito da sera.
tranne hajime (che tutti ma proprio tutti scambiano per cinese) e me, sono tutti cinesi, da varie regioni. tutto è solo e rigorosamente in cinese. non abbiamo incontrato molti altri gruppi e comunque solo gruppi cinesi. i nostri compagni di viaggio sono molto cordiali e decisamente ruspanti. è un'agenzia di viaggi molto ramificata, non ho capito come funziona, il gruppo continua a formarsi e a disgregarsi. per essere un posto molto turistico, insomma, ha le strade sterrate e i gabinetti senza porta col buco e tutto a vista. oggi abbiamo visto quasi solo templi, più due posti noiosissimi dove ci hanno insegnato a pregare buddha, a farci leggere il futuro con l'oroscopo, a farci diagnosticare i mali segreti dai palmi delle mani e altre cose edificanti. il viaggio è più interessante (e piacevole) per i compagni di viaggio e per testare lo sviluppo turistico della zona che non per l'itinerario, si mangia bene e tanto, piatti di carne grassa tagliata sottile, tofu fritto e stufato, spaghetti di soia grandi, funghi, mantou conditi. pranzo e cena molto simili, si vede che è proprio la cucina base della regione.
pagoda di legno, tempio sospeso, grotte di datong. abbiamo contrattato un cambio di programma e sospendiamo le visite ai templi e il catechismo del buddhista perfetto per andare a vedere i tre pezzi forte della regione. siamo con due pechinesi un po' avvolgenti e una grande famiglia di hubeiesi (quattro fratelli maschi con tre consorti). la guida è di taiyuan, guadagna 2000 rmb al mese accompagnando di media due gruppi alla settimana (che significa orario di lavoro 5-21, pasti e pernotto col gruppo.) a parte l'ultimo tempio prima di colazione, visita dalle 530 alle 630 di stamattina, le tre meraviglie valevano il viaggio. (in foto) purtroppo non ho digerito il pranzo e ho avuto un pomeriggio molto difficile in pullman (o è la vendetta dei buddha che ho incautamente snobbato). ah. la cosa più importante. abbiamo viaggiato sempre in pullman e sempre di giorno e dal finestrino ho visto una cina africana che non conoscevo, e che varie volte avevo cercato di immaginare, sempre sbagliando. una donna scarmigliata con una bimba in braccio si affaccia a un chiosco. tira vento. cinque uomini sono accucciati a fumare contro una ringhiera. grandi scritte verniciate contro i muri che sempre circondano l'abitato. un pugno di case, una più bella con le bandiere. paesi nel nulla.

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