continuano i giorni di vita da expat. alberghi di lusso, cucina occidentale. addirittura niente firewall, qui. la stazione sud di pechino sembra un aereoporto. niente popolo coi sacchi. il treno faceva i 300 all'ora. a jinan una grande piazza articolata in disordine, con fontane e un'imponente scultura blu, allungata verso l'alto, spiroidale, e intorno archi, gallerie, strade pedonali sopraelevate, un grande fiore di loto metallico. la receptionist tedesca, premurosa e quasi in affanno, ha molto insistito a volerci raccomandare la montagna dei mille buddha, un'attrazione turistico-devozionale di sentieri asfaltati in salita che abbiamo percorso solo per un po'.
fa caldo.
Come un fiume io fui deviata , la durezza dei tempi muto' della mia vita il corso.
RispondiEliminaIn un alveo diverso, di lato all'altro, ora si e' messa a scorrere.
E le mie rive non conosco.
Anna Achmatova