mercoledì 11 aprile 2012

residenza ed esami

per avere la cittadinanza cinese bisogna rinunciare ad altre cittadinanze. questo vale sia per i cinesi che per i non cinesi di nascita o di famiglia.
è illegale fare figli fuori dal matrimonio. ovvero: un figlio nato da una coppia non sposata non ha diritto alla residenza (hukou) e quindi è fuori da sanità e scuola. è di fatto tollerata la frequenza a scuola fino al grando elementare.
l'età minima per sposarsi è fissata per legge e varia col sesso e con la zona: 20 anni per le donne e 22 anni per gli uomini, in campagna; 23 anni per le donne e 25 anni per gli uomini, in città.
attualmente il nascituro di una coppia sposata può prendere la residenza del padre o della madre indistintamente. nascere a pechino da migranti, anche che abitino e lavorino a pechino da tanti anni tuttavia non dà diritto alla residenza a pechino.
ottenere la residenza ufficiale a pechino o a shanghai è molto difficile e non si può comprare.
la residenza a pechino permette di godere di assistenza sanitaria e scuole di alto livello, è anche più facile l'accesso alle università prestigiose, che stanno appunto a pechino. in molti paesi asiatici, sicuramente in cina e in giappone, la carriera è strettamente legata al percorso scolastico, che è molto selettivo fin da subito. le aziende più importanti assumono solo laureati da certe università. e risiedere nelle grandi città dà più facilmente accesso a scuole di livello superiore e le quote riservate agli studenti della capitale sono in proporzione maggiori che non quelle riservate agli studenti delle altre varie province. per potersi laureare in qualsiasi università cinese è necessario aver superato l'esame nazionale di lingua inglese. la carriera ufficiale nella pubblica amministrazione è sempre scandita da esami, locali e nazionali.
il modo di insegnamento, di studio e di apprendimento è strettamente indirizzato al superamento degli esami. imparare a memoria rimane un pilastro fondamentale. il volume delle informazioni che devono incamerare è sproporzionato rispetto a quello che si riesce effettivamente ad apprendere in modo ragionato. questo è vero anche per la scuolina che faccio io.

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