giovedì 22 marzo 2012

le opere e i giorni

visto che da un po' non scrivevo, ho scritto. e leggendo capirete perché non scrivevo e mi perdonerete se, quando il gradiente di cose interessanti scende sotto a un certo livello, non scrivo. premesso questo, io sto bene e, benché risulti forse piuttosto noioso il racconto, non mi annoio e sto sempre cercando di risolvere qualche problema. fotografo meno perché passo quasi tutta la giornata a scuola, tra le lezioni e le aule studio, e mi pare brutto fotografare gli altri studenti, anche se certe scene meriterebbero, ne vedo continuamente - del resto, qui è pieno di gente. quando il clima diventerà più mite, e una volta finalmente fissato l'orario delle lezioni (ma è un lavoro lungo, non siamo ancora pronti) conto che passerò meno tempo in aula studio e nel campus in generale (oggettivamente, ci sto a fare un sacco di altre cose, a parte lo studio. le sedie sono comode, c'è il wifi, l'acqua calda al piano di sopra, l'edicola all'angolo per il giornale).
ho ritrovato e tentato un po' di conversazione con la signora che l'altro giorno mi ha regalato la metà del suo panino. è stata lei a invitarci al suo tavolo. purtroppo parla un dialetto molto difficile da capire. insisteva che mangiassi la zuppa, che è gratis (c'è sempre una cisterna di zuppa di mais nella mensa del primo piano, per chi la vuole) e mi ha raccontato un sacco di altre cose per me quasi del tutto incomprensibili. ho un discreto feeling anche con la bidella che pulisce indefessamente l'aula studio, l'atrio, i bagni. pulisce tutto, anche le piastrelle delle pareti. è un'altra donna minuscolissima. ma sa leggere, quando non pulisce si siede sulla scatola dell'estintore e legge le riviste (specializzate, vari argomenti dalla storia all'arte all'economia, e tutte vecchie di chissà quando) in vetrina.
i miei coinquilini luo e yangping sono andati tre giorni a un meeting aziendale e hanno lasciato da sola la signora del guilin, che era abbastanza giù di morale, si annoiava come una biscia, e voleva tornare in guilin (e voleva anche che tornassi presto da scuola per tenerle compagnia, cosa che purtroppo non sono mai riuscita a fare, perché ho avuto mille questioni, da risolvere di pomeriggio).
mi sono iscritta al corso di marketing in cina e pentita amaramente dopo la prima lezione, aula piena di studenti in scambio che fanno una gran confusione e professore molto preoccupato di piacere all'audience. ho chiesto indietro i soldi in segreteria. abbiamo patteggiato che la prossima settimana do un'altra chance a un altro professore (il vicepreside della facoltà, che tiene diceva cose interessanti in un pessimo inglese in merito al sistema economico cinese) e se ha senso frequento, altrimenti torno in segreteria a chiedere indietro i soldi.
a fine mese ho cinque giorni di vacanza. mi sono iscritta a un viaggio in comitiva, nel shanxi. quello in pullman che volevo fare alle grotte di yungang, tempio sospeso e pagoda di legno non c'è. allora ho scelto un viaggio in treno, wutai shan e pingyao, dal 30 marzo al 3 aprile. ho ricevuto il programma dettagliato, cinque pagine fitte di nomi propri e frasi suggestive, a metà della prima ci ho mollato. cieca fiducia nel capogita (che ci aspetta in stazione con l'ombrello). dieci ore di treno per cominciare, poi ce ne attacchiamo subito altre tre e mezza per non doverci pensare. spero ci siano cinesi simpatici, alla gita, con cui fare tanta conversazione. viene anche un mio compagno di classe giapponese, un personaggio piuttosto buffo e indecifrabile, speriamo di andare d'accordo.
pare che nel fine settimana l'aria si scaldi. per ora fa freddo e i termosifoni sono spenti. e la metà degli studenti ha il raffreddore.

1 commento:

  1. Io posso amare solo una persona che in una gionata di
    Primavera a me preferirà' il suo gatto !
    Marina Cvetaeva e Anna

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